(Teleborsa) – Il Monetary Policy Committee (MPC) della Bank of England (BoE) ha votato con una maggioranza di 7-2 per mantenere il tasso bancario al 5,25%, come atteso dal mercato. Due membri avrebbero preferito ridurre il tasso bancario di 0,25 punti percentuali, al 5%.
La banca centrale spiega che l’inflazione CPI su dodici mesi è scesa al 2,0% a maggio dal 3,2% di marzo, vicino alla proiezione del Rapporto sulla politica monetaria di maggio. Anche gli indicatori delle aspettative di inflazione a breve termine hanno continuato a moderarsi, in particolare per le famiglie. Prevede che l’inflazione CPI aumenterà leggermente nella seconda metà di quest’anno, poiché i cali dei prezzi energetici dello scorso anno non rientrano nel confronto annuale.
Il PIL del Regno Unito sembra invece essere cresciuto più del previsto durante la prima metà di quest’anno. Le indagini sulle imprese, tuttavia, rimangono coerenti con un ritmo più lento della crescita di fondo, di circa 0,25% a trimestre.
“La politica monetaria dovrà rimanere restrittiva per un periodo sufficientemente lungo da riportare l’inflazione al target del 2% in modo sostenibile nel medio termine, in linea con il mandato del MPC”, si legge nello statement rilasciato al termine della riunione, dove viene specificato che, nell’ambito del ciclo di previsioni di agosto, i membri del Comitato “valuteranno tutte le informazioni disponibili e come queste influiscano sulla valutazione che i rischi derivanti dalla persistenza dell’inflazione si stanno attenuando e su tale base il Comitato “valuterà per quanto tempo il tasso bancario dovrebbe essere mantenuto al livello attuale“.
Tra chi ha votato per lasciare i tassi invariati, alcuni vedono il ritorno dell’inflazione complessiva al 2%, sebbene accolto con favore, non necessariamente indicativo del necessario ritorno duraturo al target. “Il perdurare di livelli elevati e le notizie di upside sull’inflazione dei servizi hanno rafforzato l’ipotesi secondo cui gli effetti di secondo impatto avrebbero mantenuto una persistente pressione al rialzo sull’inflazione di fondo”, si legge nell minute della riunione.
Per altri membri, le notizie positive sull’inflazione dei prezzi dei servizi rispetto al Rapporto di maggio non hanno alterato in modo significativo la traiettoria disinflazionistica su cui si trovava l’economia. Per questi membri, “la decisione politica presa in questo incontro è stata ben bilanciata“, viene specificato.