(Teleborsa) – Con riferimento alla diffusione delle raccomandazioni di investimento (definite anche studi o ricerche) nel 2023 i soggetti abilitati hanno trasmesso alla CONSOB oltre 12 mila ricerche (in diminuzione del 12% circa rispetto al 2022) relative a emittenti quotati nei mercati regolamentati o negoziati sull’Euronext Growth Milan, di cui circa il 23,8% di tipo monografico. È quanto emerge dalla relazione per l’anno 2023 della CONSOB.
Tali studi risultano prodotti in prevalenza da soggetti abilitati italiani (52,6% del totale).
Nell’anno, in due casi è stata richiesta ai soggetti abilitati la pubblicazione di raccomandazioni d’investimento (rispetto alle cinque del 2022), a seguito della presenza sul mercato di notizie o indiscrezioni sul contenuto di tali studi, suscettibili di fornire agli investitori una rappresentazione non corretta del relativo quadro informativo, nonché in presenza di una sensibile variazione del prezzo di mercato o del volume degli scambi degli strumenti finanziari oggetto della raccomandazione.
Nel corso dell’anno CONSOB ha intensificato il monitoraggio sulle raccomandazioni di investimento diffuse tramite siti web, forum e social media, al fine di individuare eventuali criticità riferite sia a possibili violazioni delle disposizioni in materia di fair presentation e disclosure dei conflitti di interesse, sia a possibili profili di abusi di mercato. In tale ambito sono in corso studi e analisi finalizzati ad arricchire il modello di vigilanza con strumenti innovativi, inclusa l’intelligenza artificiale.
Inoltre, è stato intensificato il monitoraggio sulla diffusione delle informazioni relative ai fattori ESG, presenti con sempre maggiore frequenza negli studi societari. La relativa attività di vigilanza ha riguardato, oltre a profili di fair presentation, il confronto tra l’informativa primaria diffusa dagli emittenti quotati e il contenuto degli studi, riferiti agli stessi aspetti di sostenibilità, al fine di individuare eventuali casi di mancata correttezza informativa, inclusi possibili fenomeni di greenwashing.
(Foto: Carrie Allen www.carrieallen.com on Unsplash)