(Teleborsa) – Il futuro è lavoro: con questo slogan ha preso il via, a Roma, il quinto congresso federale UGL per rinnovare gli organismi dirigenti e indicare quali sono le sfide future del mercato del lavoro. Una tre giorni in cui si metteranno al centro innovazione tecnologica e intelligenza artificiale, ma l’occasione sarà importante anche per discutere del ruolo del sindacato nella tutela dei lavoratori, da oggi in avanti.
“Un lavoro che tenga conto dei diritti dei lavoratori, che dia la possibilità di frequentare corsi di formazione e di riqualificazione. Un lavoro che possa diventare, non esclusività delle macchine, ma che tenga conto della personalità umana”, ha affermato il Segretario Generale UGL Paolo Capone.
“Noi pensiamo che, la tecnologia che sta entrando nei cicli produttivi in un tempo brevissimo, debba essere controllata. Difficile fermarla, ma sicuramente deve essere riaffermata la centralità del lavoratore e del lavoro umano. Su questo ci batteremo: per la riqualificazione dei lavoratori, per la gestione del delicatissimo tema del lavoro povero, che non si risolve con il salario minimo legale, ma si risolve con interventi sui salari medi. Ci aspettiamo dal governo una conferma per il 2025 del taglio del cuneo fiscale”.
“Ricordo addirittura agli antenati dell’UGL e della CISNAL che, come noi di destra, subiva un tentativo di emarginazione a cui ha risposto sempre con l’impegno a favore del lavoro e dei Lavoratori”, ha dicharato il Presidente del Senato Ignazio La Russa, ospite all’evento, aggiungendo “oggi questo impegno ha una priorità – la sicurezza sul lavoro – che bisogna affrontare senza distinzioni di maggioranza e opposizione, di destra e di sinistra, di governo o non di governo. La sicurezza sul lavoro è una priorità e non può essere più rinviata, – ha proseguito La Russa – una priorità a cui sono certo tutti concorreranno per cercare di dare risposte definitive”.
Per il Prefetto di Roma Lamberto Giannini, il Congresso UGL è stato “un confronto importante”. “Ho sentito tante proposte interessanti – ha sttolineato – ma ho sentito anche l’attenzione che viene dedicata a quello che adesso per me è uno dei più grandi temi che abbiamo nel nostro paese, che è quello della sicurezza sui luoghi del lavoro. C’è bisogno di un fortissimo impegno per la legalità e qui a Roma si sta facendo con protocolli di legalità, con un’assidua presenza di controlli e ispezioni sui cantieri, ma anche con dei confronti in prefettura sulla difficoltà del lavoro in questa emergenza climatica”.
Il segretario della Cisl Luigi Sbarra ha ribadito che “serve un impegno comune delle organizzazioni sindacali e del sistema delle imprese per continuare a dialogare e a confrontarsi col Governo e con il Ministero del Lavoro, per costruire risultati concreti”. “In parte già li abbiamo portati a casa – ha riconosciuto il sondacalista – ma bisogna fare di più, non solo un rafforzamento delle sanzioni e dell’attività repressiva, ma bisogna migliorare verifiche e controlli, bisogna assumere ispettori e tecnici della prevenzione, incrociare le banche dati, investire sulla sorveglianza sanitaria, dare più potere ai nostri delegati, alla sicurezza nei luoghi di lavoro e nel territorio. Bisogna fare un potente investimento sulla prevenzione, sulla forma e sull’informazione, affermando un principio che dovrebbe essere scontato, ma in molti luoghi di lavoro non lo è: i lavoratori sono impegnati attraverso il lavoro per vivere, non per morire”.