(Teleborsa) – Novo Nordisk, colosso danese attivo in campo sanitario e la più grande società europea per capitalizzazione di mercato, ha annunciato che lo studio di fase 3 CLARION-CKD (per il trattamento dell’ipertensione) non ha raggiunto il suo endpoint primario e che riconoscerà una perdita di circa 5,7 miliardi di DKK (circa 764 milioni di euro) relativa al bene immateriale ocedurenone nel secondo trimestre del 2024.
Il disegno dello studio prevedeva un’analisi intermedia prespecificata dopo che tutti i partecipanti allo studio avevano completato 12 settimane di trattamento. Sulla base dell’analisi provvisoria, un comitato indipendente per il monitoraggio dei dati ha concluso che lo studio soddisfaceva i criteri di inutilità prespecificati, ovvero non ha raggiunto il suo endpoint primario di variazione della pressione arteriosa sistolica dal basale alla settimana 12. Di conseguenza, Novo Nordisk ha deciso di interrompere lo studio CLARION-CKD.
La perdita di circa 5,7 miliardi di DKK corrisponde ad un impatto negativo stimato di circa 6 punti percentuali sulla crescita dell’utile operativo al CER nel 2024 rispetto alla previsione dell’utile operativo comunicata nella relazione finanziaria per il periodo dal 1° gennaio 2024 al 31 marzo 2024.