(Teleborsa) – Amazon supera il tetto dei 2.000 miliardi di capitalizzazione e si classifica nella Top 5, ovvero nella lista delle cinque società a più grande capitalizzazione nel mondo, tutte al di sopra di questo valore. Tre di loro, in realtà, hanno anche oltrepassato il traguardo dei 3 trilioni di capitalizzazione.
Le azioni Amazon, che sono state inserite fra le blue-chips del Dow Jones Industrial Average lo scorso febbraio, sono volate ieri del 3,9% attestandosi a 193,61 dollari, portando il vantaggio da inizio anno ad oltre il 27%. Una performance come pochi titoli hanno registrato, fatta eccezione appunto per alcuni legati all’intelligenza artificiale, che sta trainando il mercato tech USA. A questo prezzo, la capitalizzazione di mercato del titolo si è attestata a 2,01 trilioni di dollari.
La performance di Amazon non è isolata e segue quella di altre grandi società tech statunitensi, come Google, che tramite la sua controllante quotata Alphabet, ha già traguardato questa soglia, o come il trio dei miracoli – Microsoft, Apple e Nvidia – che addirittura valgono più di 3mila miliardi. Dietro ad Amazon, secondo il sito Statista, non c’è altra società tech americana a puntare a questo obiettivo, cui si avvicina solo il colosso petrolifero arabo Saudi Aramco, che ha superato 1,9 trilioni di capitalizzazione. Meta Platforms, la società di Zuckerberg che gestisce Facebook, Istagram, Messenger e altri social network, vale circa 1,2 trilioni di capitalizzazione ed è ancora molto lontana dal traguardo.
Una performance giustificata dalla corsa dei titoli legati all’intelligenza artificiale, l’ultima frontiera della tecnologia, in particolare l’AI generativa. Un settore su cui stanno investendo molte società, compresa Amazon, che ha già investito nella startup di intelligenza artificiale Anthropic e nella società di robotica Figure. Alla fine dello scorso anno, Amazon ha presentato una nuova generazione di chip progettati per i data center, destinati ad applicazioni per la formazione sull’apprendimento automatico e l’intelligenza artificiale generativa. Inoltre anche la big dell’e-commerce sta investendo sul proprio chatBot, che dovrebbe arrivare in autunno: il suo nome in codice pare sia Metis e, nonostante il ritardo rispetto ai competitor, dovrebbe sfruttare una grandissima quantità di dati.