(Teleborsa) – Seduta negativa per il listino milanese, mentre le Borse europee sono miste, pur mostrando debolezza. Gli investitori sono in attesa degli importanti dati sull’inflazione negli USA e nella UE domani. In particolare, domani verrà pubblicato l’indice dei prezzi delle spese per consumi personali (PCE), l’indicatore di inflazione preferito dalla Federal Reserve per decidere il percorso della politica monetaria.
L’Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,07. Lieve aumento per l’oro, che mostra un rialzo dello 0,70%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) mostra un guadagno frazionale dello 0,29%.
Lo Spread peggiora, toccando i +157 punti base, con un aumento di 4 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari al 4,03%.
Nello scenario borsistico europeo seduta senza slancio per Francoforte, che riflette un moderato aumento dello 0,24%, sostanzialmente debole Londra, che registra una flessione dello 0,28%, e si muove sotto la parità Parigi, evidenziando un decremento dello 0,57%.
A Milano, si muove sotto la parità il FTSE MIB, che scende a 33.357 punti, con uno scarto percentuale dello 0,55%, portando avanti la scia ribassista di tre cali consecutivi, avviata martedì scorso; sulla stessa linea, si posiziona sotto la parità il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 35.540 punti. Senza direzione il FTSE Italia Mid Cap (-0,06%); come pure, pressoché invariato il FTSE Italia Star (+0,01%).
Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, brilla Brunello Cucinelli, con un forte incremento (+4,12%, dopo la promozione di Stifel). Passo in avanti per Saipem, che mostra un progresso dell’1,18%. Bene ENI, che cresce di un +0,76%. Performance positiva per BPER, che mostra un rialzo dello 0,66%.
Le peggiori performance, invece, si registrano su Stellantis, che ottiene -3,66%. Si concentrano le vendite su Campari, che soffre un calo del 3,31% (dopo la notizia che la procura di Milano ha aperto una inchiesta per omessa dichiarazione dei redditi nei confronti della società Lagfin, holding con sede in Lussemburgo del gruppo Campari). Vendite su Banca MPS, che registra un ribasso dell’1,60%. Contrazione moderata per ERG, che soffre un calo dell’1,49%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap, D’Amico (+2,39%), Danieli (+2,26%), CIR (+1,75%) e Cembre (+1,70%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su Ferragamo, che prosegue le contrattazioni a -9,48% (su nuovi minimi storici dopo il taglio del target price da parte di UBS). Seduta negativa per Alerion Clean Power, che mostra una perdita del 3,23%. Sotto pressione Ariston Holding, che accusa un calo del 3,16%. Scivola Industrie De Nora, con un netto svantaggio del 2,14%.