(Teleborsa) – Cresce ancora il contenzioso nella scuola per i ricorsi prodotti dal personale, soprattutto precario, al fine di chiedere giustizia ai giudici del lavoro a seguito della lesione dei loro diritti di lavoratori: solo nel mese di giugno, l’azione dei legali del sindacato Anief ha prodotto più di 1 milione e 620mila euro, con una media di circa 75mila euro recuperati in ogni giorno lavorativo. Il recupero dell’importante cifra di giugno, l’ennesimo record, ha portato la somma complessiva di risarcimenti e soldi recuperati dagli insegnanti e dal personale Ata nell’anno 2024 ad oltre 8 milioni di euro. Le sentenze vincenti, sempre da gennaio, sono diventate addirittura 3.296.
“Questi numeri ci riempiono di soddisfazione – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – perché significa che i ricorsi prodotti dall’Anief producono risultati sempre più tangibili a beneficio dei lavoratori. Le sentenze vinte vanno dalle ferie non utilizzate e mai pagate alle voci ‘Rpd e Cia’ non presenti negli stipendi di insegnanti e personale Ata che hanno stipulato contratti di tipo breve e saltuario: dalla Carta del docente, da assegnare anche ai precari alle ricostruzioni di carriera penalizzanti per i periodi pre-ruolo e diversi altri. È la dimostrazione che i ricorsi specifici ritagliati in base alle singole esigenze del lavoratore risultano sempre più in alto numero vincenti: per questo motivo il contenzioso tra il dipendente scolastico e lo Stato per cui lavora, è destinato sempre più a crescere. Come pure i rimborsi e i risarcimenti che i giudici ordinano all’amministrazione scolastica di destinare ai dipendenti danneggiati. Chi pensa che il sindacato Anief non faccia il bene dei lavoratori – conclude il leader dell’Anief – cosa ha da dire adesso?”.