(Teleborsa) – Il mercato dei veicoli industriali cresce significativamente a giugno, con 3.557 unità immatricolate rispetto alle 2.796 dello stesso periodo dell’anno precedente (+27,2%). La buona performance mensile è confermata dall’andamento di tutti i segmenti di mercato: la fascia dei veicoli pesanti (massa uguale o superiore a 16 t) segna il +30,4%, mentre i mezzi leggeri fino a 6 t registrano un netto rialzo del 49,5%. Anche i veicoli medio-leggeri (da 6,01 a 15,99 t) invertono la tendenza, mostrando un avanzo del 2,8% rispetto a giugno 2023. Nel primo semestre del 2024, le immatricolazioni raggiungono un totale di 16.798 unità, portando il mercato a una crescita dell’11,2% rispetto allo scorso anno.
“Il mercato di giugno mostra, con i volumi più elevati fra i primi sei mesi del 2024, un risultato positivo ma ampiamente prevedibile alla luce dell’entrata in vigore – il 7 luglio scorso – del Regolamento Generale sulla Sicurezza dei veicoli (Reg. UE 2019/2144, c.d. ‘GSR 2′, che introduce l’obbligo di equipaggiare i mezzi con nuovi ADAS, sistemi avanzati di sicurezza) e della conseguente necessità delle reti distributive di smaltire il proprio stock di veicoli. Ancorché la percentuale di crescita del primo semestre abbia superato le aspettative, riteniamo ancora valide – considerati gli attuali livelli della domanda – le previsioni formulate a inizio anno, che indicano una riduzione delle immatricolazioni e una flessione nel cumulato dei dodici mesi”, commenta Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE.
In merito alla linea programmatica dell’Unione Europea, Starace sottolinea che “gli effetti dei recenti risultati elettorali sulla formazione della nuova Commissione si stanno delineando e appaiono ormai piuttosto chiari. Sebbene i Regolamenti europei prevedano dei riesami degli obiettivi nei prossimi anni, l’attuale contesto politico non lascia presagire imminenti stravolgimenti all’impianto normativo in materia di transizione ecologica e all’indirizzo verso le alimentazioni a zero emissioni”.
“Tuttavia, – continua Starace – le sfide della decarbonizzazione richiedono, ora più che mai, interventi concreti a sostegno dell’autotrasporto. L’auspicio è che, in ambito nazionale, siano presto destinati fondi cospicui ad incentivare il rinnovo del parco veicolare, e che vengano implementate misure strutturali per una rapida diffusione delle motorizzazioni più virtuose”.
“A tale riguardo, invitiamo il Governo a coinvolgere nei Tavoli ministeriali dedicati al settore anche la rappresentanza dei Costruttori, parte attiva e cruciale per il raggiungimento dei target ambientali. Ricordiamo, infatti, che sulle Case automobilistiche gravano in larga parte gli oneri della transizione, a partire dalle sanzioni previste in caso di mancato rispetto degli obiettivi fissati per i livelli emissivi, al cui abbattimento, nel quadro delle attuali norme, non contribuisce l’utilizzo di combustibili alternativi ma solo l’adozione di veicoli a zero o bassissime emissioni“, conclude il Presidente Starace.