(Teleborsa) – L’export italiano verso l’Asia è previsto in crescita del 6,5% nel 2024 e del 6,1% nel 2025, con un focus particolare su Paesi come India, Vietnam e Thailandia. Sono le stime contenute nel Focus On di Sace intitolato “Orient Express: un treno di opportunità per l’export italiano, che viaggia con Sace”, un’analisi elaborata dall’Ufficio Studi, sulla situazione dell’economia del continente asiatico e sulle opportunità e i mercati di interesse per l’export delle imprese italiane. L’aumento – spiega il rapporto – è sostenuto dall’innovazione tecnologica e dalla modernizzazione delle infrastrutture. Anche l’area del Golfo sta vivendo un’espansione significativa, con un incremento dell’export italiano del 7,4% nel 2024 e del 7,9% nel 2025, trainata dalla diversificazione economica e dalla transizione energetica.
SACE gioca un ruolo cruciale nel facilitare le connessioni tra le industrie asiatiche e mediorientali e le forniture italiane. Attraverso la sua presenza nelle principali aree GATE, SACE supporta le opportunità di business e l’incontro tra domanda e offerta, contribuendo a potenziare il posizionamento delle imprese italiane in questi mercati dinamici.
In Asia, l’innovazione tecnologica e la crescita dell’Industria 4.0, particolarmente in Paesi come India, Vietnam e Malesia, offrono opportunità per le imprese italiane nei settori della meccanica strumentale e delle tecnologie verdi. Allo stesso modo, nel Medio Oriente, la diversificazione economica e la sostenibilità, con un focus particolare sugli Emirati Arabi Uniti e l’Arabia Saudita, creano spazi per beni strumentali e tecnologie ecologiche.
In India, la crescente domanda di energia e sostenibilità sta portando a un incremento dei fornitori italiani nel Paese. Il Vietnam, con la sua espansione delle infrastrutture e della manifattura avanzata, presenta opportunità nei settori della meccanica strumentale e delle energie rinnovabili. In Cina, nonostante un rallentamento economico, l’export italiano beneficia dell’integrazione nelle filiere della transizione green. Il Giappone e Singapore offrono una crescita continua dell’export grazie alla domanda per prodotti tecnologici e manifatturieri. Anche la Corea del Sud e l’Indonesia mostrano una crescita positiva, con opportunità nel settore manifatturiero e nella produzione di batterie e veicoli elettrici.
Nei Paesi a vocazione energetica come l’Uzbekistan e il Kazakistan, le riforme economiche e la diversificazione offrono nuove possibilità per le aziende italiane. L’Uzbekistan, con la crescente domanda di energia e necessità di interventi idrici, e il Kazakistan, attivo negli investimenti in infrastrutture e mobilità, rappresentano mercati chiave per le forniture italiane nei settori energetico, infrastrutturale e manifatturiero.
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