(Teleborsa) – In Italia c’è ormai una buona disponibilità di fibra ottica FTTH, la rete che arriva direttamente all’interno delle case e che consente di navigare a velocità gigabit, ma è ancora poco utilizzata. Open Fiber in soli 8 anni dalla sua fondazione ha connesso in fibra ottica oltre 15 milioni di unità immobiliari, raggiungendo 240 città grandi e medie e circa 5.000 piccoli comuni e ha messo in campo una serie di strategie commerciali per favorire l’utilizzo di questa rete.
“Sia il governo italiano che la comunità europea stanno lavorando in maniera molto efficace per poter guidare quello che è un percorso di digitalizzazione, sia a livello europeo che a livello italiano – ha dichiarato Mauro Accrogliano, Direttore del mercato residenziale di Open Fiber –. Oggi siamo in un momento in cui in Italia, anche tramite Open Fiber che ha sviluppato 130.000 km di fibra e ha coperto tantissimi comuni, siamo a un livello di infrastrutture che è pari a circa al 56% della popolazione. Questo è un livello che si avvicina molto a quella che è la media europea e dove c’è stato un recupero del gap in tanti anni”.
“Quello che in questo momento è un pochettino più basso è il take up, cioè l’utilizzo dell’infrastrutture in fibra da parte delle famiglie italiane – ha però sottolineato Accrogliano –. Oggi siamo solamente al 27% rispetto ad una media europea del 50-55%. Open Fiber sta sviluppando, insieme agli operatori, tutta una serie di attività commerciali proprio per accelerare il processo di take up. Per esempio, nelle aree nere, nelle grandi città dove siamo in competizione, Open Fiber sta lavorando con gli operatori proprio per poter sviluppare insieme delle offerte commerciali in relazione a quello che è il loro posizionamento competitivo e poter accelerare anche quelle che sono le dinamiche di migrazione dei clienti dal mondo ADSL al mondo FTTH”.
“Nelle aree bianche, quelle a fallimento di mercato, piccoli centri e borghi, dove Open Fiber ha vinto i bandi pubblici e quindi ha sviluppato ormai la propria rete su circa 8 milioni di unità abitative, che sono anche le aree più difficili da penetrare, Open Fiber ha messo in atto una serie di azioni proprio per aiutare gli operatori ad accelerare il take up in queste zone – ha spiegato –. La prima può essere quella di sviluppare dei voucher nei confronti del cliente finale: il cliente finale che attiva una una linea in fibra con qualsiasi operatore partner può avere uno sconto, un voucher, andando sul sito di Open Fiber. Oppure facendo delle attività nei confronti degli operatori andando a descrivere maggiormente quelli che sono i comuni sui quali noi riusciamo ad attivare più facilmente. O, infine, un’attività che abbiamo sviluppato recentemente, che è quella di migliorare notevolmente la Customer Experience del cliente andando ad informarlo sistematicamente di quelle che sono i tempi e le modalità della propria attivazione”.
“Una delle iniziative, sempre nella l’ottica Wholesale che va direttamente a parlare ai cittadini e alle imprese sul territorio attraverso i nostri partner, è quella dell’Open Fiber Tour. Sono due camper che abbiamo messo a disposizione dei nostri partner – uno per i piccoli centri della Sicilia e l’altro per quelli nelle Marche e in Abruzzo – proprio per fare in modo da poter diffondere sempre di più il concetto della Fibra e attivare in Loco direttamente i clienti o le famiglie che lo desiderano”.