(Teleborsa) – C’era molto attesa per i risultati di due delle più grandi società al mondo, Alphabet e Tesla, e non si può certo dire che abbiano stupito in positivo. La prima, società madre di Google, ha superato le stime degli analisti su entrate e utili nel secondo trimestre, ma non in termini di entrate pubblicitarie su YouTube. La seconda, fondata da Elon Musk, ha registrato il margine di profitto più basso in più di cinque anni e ha mancato gli obiettivi di utile di Wall Street nel secondo trimestre, mentre si trova a dover tagliare i prezzi per ravvivare la domanda e fare i conti con l’aumento della spesa per i progetti di intelligenza artificiale.
I numeri di Alphabet
Alphabet ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto in crescita del 28,6% a 23,62 miliardi di dollari, superando la stima degli analisti per 22,9 miliardi di dollari (secondo i dati LSEG). I ricavi totali sono cresciuti del 14% a 84,74 miliardi di dollari, rispetto alle stime di consensus degli analisti di 84,19 miliardi di dollari.
“La nostra ottima performance in questo trimestre evidenzia la continua forza nella ricerca e lo slancio nel cloud – ha detto il CEO Sundar Pichai – Stiamo innovando a ogni livello dello stack AI. La nostra leadership di lunga data nel campo delle infrastrutture e i team di ricerca interni ci posizionano bene mentre la tecnologia si evolve e mentre perseguiamo le numerose opportunità future”.
Le vendite di pubblicità nella divisione YouTube sono aumentate del 13% a 8,67 miliardi di dollari (anche se sono risultate inferiori agli 8,93 miliardi attesi dagli analisti, secondo dati StreetAccount). I ricavi derivanti dai servizi di cloud computing sono aumentati del 28,8% a 10,35 miliardi di dollari, superando i 10,16 miliardi di dollari attesi.
“Abbiamo realizzato ricavi per 85 miliardi di dollari, in crescita del 14% su base annua grazie alla ricerca e al cloud, che per la prima volta hanno superato i 10 miliardi di dollari di ricavi trimestrali e 1 miliardo di dollari di utile operativo – ha commentato il CFO Ruth Porat – Mentre investiamo per supportare le nostre maggiori opportunità di crescita, restiamo impegnati a creare capacità di investimento con il nostro lavoro continuo per riprogettare in modo duraturo la nostra base di costi”.
I numeri di Tesla
Tesla ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto di 1,48 miliardi di dollari, rispetto ai 2,70 miliardi di dollari di un anno fa (-45%), con un utile rettificato di 52 centesimi per azione che ha mancato il consenso di Wall Street di 62 centesimi (secondo dati LSEG).
L’azienda ha registrato un ricavi di 25,50 miliardi di dollari per il trimestre, leggermente superiore a quello dello scorso anno (+2%) e alle attese degli analisti. Le vendite di crediti normativi (case automobilistiche tradizionali che acquistano crediti da Tesla per soddisfare gli obiettivi normativi di produzione di veicoli puliti) sono quasi triplicate, raggiungendo la cifra record di 890 milioni di dollari.
Tesla ha registrato un margine lordo del settore automobilistico, esclusi i crediti normativi, del 14,6% nel secondo trimestre, rispetto alle stime del 16,29% (secondo dati Visible Alpha).
Il CEO Elon Musk ha detto, durante la call con gli analisti, che la potenziale rimozione del sostegno ai veicoli elettrici da parte del candidato alla presidenza degli Stati Uniti Donald Trump danneggerebbe le altre case automobilistiche più che Tesla: “Sarebbe devastante per i nostri concorrenti e danneggerebbe leggermente Tesla, ma a lungo termine probabilmente aiuterebbe Tesla, secondo me”.
Inoltre, Musk ha detto che Tesla ha posticipato la presentazione del suo prodotto Robotaxi al 10 ottobre dall’8 agosto per apportare alcune importanti modifiche. L’azienda ha detto di essere sulla buona strada per produrre nuovi veicoli, tra cui modelli più economici, nella prima metà del 2025.