(Teleborsa) – L’effetto dei dati americani sul mercato del lavoro, con lo spettro recessione negli Stati Uniti in agguato, spinge in forte calo il Bitcoin che mostra una flessione a doppia cifra /-10%), toccando i minimi da febbraio. Ancora più marcato il tracollo dell’Ethereum (-15,5%) mentre il Litecoin cade del 12,5%.
I dati rilasciati venerdì hanno mostrato un forte rallentamento della crescita occupazionale negli Stati Uniti, un aumento del tasso di disoccupazione e una crescita salariale più lenta, alimentando le aspettative di una Fed che ora sarà costretta a tagliare lo 0,5% a settembre.
“Oggi 300 miliardi di dollari sono stati cancellati dalla capitalizzazione del mercato delle criptovalute. Il Bitcoin ha subito un calo del 10% nella giornata di oggi e attualmente è scambiato a 52.500 dollari. Ethereum è sceso del 14% e attualmente è scambiato a 2.300 dollari, il prezzo più basso da gennaio di quest’anno. Il calo di Ethereum è stato aggravato dal trasferimento di 17.576 Ethereum (46,78 milioni di dollari) da parte di Jump Crypto nelle ultime 24 ore agli exchange centralizzati, segnali di potenziali vendite. I continui timori per il rimborso dei creditori da parte della defunta borsa Mt.Gox e l’intenzione di Jump Crypto di liquidare centinaia di milioni di dollari di posizioni in criptovalute, in particolare in Ethereum, hanno aggravato il sell-off dei mercati delle criptovalute”, afferma Simon Peters, crypto markets analyst di eToro, commentando l’andamento negativo del mercato delle criptovalute..
Gli indicatori tecnici, tuttavia, aggiunge l’esperto, “mostrano ora un ipervenduto, così come l’indice Crypto fear and Greed che lampeggia “Fear” (paura), che di solito è un segno di bottoming del prezzo, quindi è possibile che si assista a un rimbalzo da qui ai prossimi giorni, ma per quanto riguarda l’altezza di tale rimbalzo dobbiamo aspettare e vedere”.