(Teleborsa) – BFF Bank, società attiva nella finanza specializzata e quotata su Euronext Milan, ha chiuso il primo semestre del 2024 con un Utile Ante Imposte Rettificato di 99,7 milioni di euro, e un Utile Netto Rettificato di 71 milioni di euro, +5% su base annua escludendo 19,8 milioni di euro di plusvalenza realizzata nel primo trimestre 2023 dovuta alla vendita di alcuni Titoli di Stato italiani, -13% anno su anno includendo la plusvalenza del primo trimestre 2023. L’Utile Netto Contabile del primo semestre 2024 è stato di 161,8 milioni di euro.
I Ricavi Totali Rettificati al 30 giugno 2024 sono stati pari a 398,4 milioni di euro (+13% anno su anno), di cui 218 milioni di euro provenienti dal dipartimento Factoring, Lending & Credit Management, 32,5 milioni di euro da Payments, 11,8 milioni di euro dai Securities Services e 136,1 milioni di euro da Altri Ricavi, di cui 102,2 milioni di euro relativi al Portafoglio Titoli di Stato. Il Costo del funding del primo semestre 2024 è stato pari a 201,1 milioni di euro e i Ricavi Netti Totali Rettificati pari a 197,3 milioni di euro.
A fine giugno 2024, il Portafoglio dei Crediti è pari a 5.612 milioni di euro, in crescita di 360 milioni di euro anno su anno (+7%), con i volumi in crescita del 5% anno su anno a 3.810 milioni di euro. Al 30 giugno 2024, il Portafoglio Titoli di Stato è interamente classificato come Held to Collect or “HTC”. Il portafoglio titoli si attesta a 5 miliardi di euro alla fine di giugno 2024, rispetto ai 5,2 miliardi di euro di fine giugno 2023, con i titoli a tasso fisso pari al 19% del totale portafoglio nel primo semestre 2024, rispetto al 21% nel primo semestre 2023. La vita media residua del portafoglio dei titoli a tasso fisso è pari a 40 mesi, con un rendimento di 0,60%.
BFF Bank sottolinea di aver inviato l’11 luglio 2024 il riscontro alla Banca d’Italia relativamente alla classificazione dei crediti, alla governance e alle prassi aziendali in materia di remunerazione. Applicata la riclassificazione ai fini prudenziali del Portafoglio crediti, che genera un’esposizione Past Due aggiuntiva di 1.429 milioni di euro, RWA aggiuntivi per 1.801 milioni di euro e accantonamenti IFRS 9 di 0,7 milioni di euro. Incremento al 65% della percentuale di riconoscimento degli Interessi di Mora e dell’indennizzo forfettario per il recupero del credito ai fini della relativa contabilizzazione per competenza, rimanendo ben al di sotto del livello storico di recupero del 77,5%.