(Teleborsa) – La crescita di BPER nel primo semestre del 2024 è stata “supportata da ricavi core ed efficienza operativa, mentre ci focalizziamo sul controllo dei costi e la nostra disciplina su questo fronte rimane invariata. Inoltre, la qualità degli asset rimane molto forte e il forte capitale è supportato da una solida generazione organica di 199 bps che dimostra quindi una significativa creazione di valore per gli azionisti“. Lo ha affermato l’amministratore delegato di BPER, Gianni Franco Papa, nella call con gli analisti che ha seguito la pubblicazione dei risultati per il primo semestre 2024.
L’AD ha detto che la banca è “sulla buona strada per raggiungere la guidance del 2024“, che è stata rivista stamattina. L’istituto di credito emiliano si aspetta ora un margine di interesse stabile (vs in leggero calo), commissioni nette con una dinamica positiva grazie allo sviluppo dei ricavi da gestione e intermediazione del risparmio e consulenza, oneri operativi in leggero aumento (vs in linea) rispetto a quelli del 2023. Lato qualità degli attivi, si prevede di mantenere un costo del credito in leggero miglioramento (vs stabile) rispetto al 2023.
Quando gli è stato chiesto perchè non fosse stata rivista anche la guidance sulla bottom-line, Papa ha risposto che “siamo prudenti perchè è il nostro approccio“, mentre la guidance sui costi è stata cambiata soprattutto per “una mossa tecnica che viene da una riclassificazione”.
Nel primo semestre del 2024, i costi totali sono saliti a 1,4 miliardi di euro (+4,2% H/H) con un rapporto costi/ricavi al 50,6%. Per quanto riguarda i costi HR, con le azioni intraprese sono stati raggiunti 20.072 FTE a fine giugno (-524 FTE H/H e -152 FTE dal 31 dicembre 2023). Per quanto riguarda i costi non-HR, sono stati influenzati principalmente dall’implementazione della piattaforma di servizi NPE con Gardant, mentre le filiali sono a 1.635, in calo di 125 H/H.
“Siamo davvero focalizzati sulla disciplina dei costi, sia con tagli che sull’ottimizzazione, ma non prevediamo nessuna altra azione eccezionale di riduzione dei costi, dopo quanto fatto negli scorsi mesi e con altre 600 richieste di uscita che sono state comunicate – ha detto il banchiere – Penso che abbiamo finito per l’anno, stiamo lavorando a un esercizio di riduzione di costi day-by-day, ma senza mosse eccezionali“.
Quando gli sono state chieste indicazioni sull’attivismo del maggiore azionista Unipol e sulle speculazioni di stampa sul consolidamento del mercato bancario italiani, Papa ha detto che non può parlare per altri e che “un possibile M&A non è sul tavolo oggi“. “Stiamo preparando un business plan che si base sulla crescita organica – ha spiegato – perchè vediamo grandi opportunità derivanti dalla presenza nelle regioni più ricche, oltre che dalla forte posizione di capitale e liquidità”.