(Teleborsa) – Brenntag, colosso tedesco della chimica, ha presentato risultati del secondo trimestre 2024 in linea con le aspettative del mercato ma al di sotto del proprio livello di ambizione, riflettendo un primo semestre 2024 complessivamente più debole del previsto. La performance è stata influenzata dal contesto aziendale complessivamente difficile, caratterizzato da una forte concorrenza e da una continua pressione sui prezzi di vendita dei prodotti chimici in vari mercati finali, si legge in una nota.
Nel secondo trimestre, Brenntag ha raggiunto vendite pari a 4.176,3 milioni di euro (-2,0%). Nonostante le vendite inferiori, l’utile lordo operativo è stato mantenuto stabile rispetto al livello dell’anno precedente con 1.027,9 milioni di euro (+0,6%). Brenntag ha ottenuto un EBITA operativo di 297,1 milioni di euro, un calo anno su anno del 10,4%. I volumi più elevati non hanno compensato i margini unitari di utile lordo anno su anno inferiori, in combinazione con costi leggermente più elevati. L’utile per azione è stato di 1,03 euro (Q2 2023: 1,23 euro).
“Nei mercati difficili del secondo trimestre del 2024, abbiamo visto tendenze incoraggianti e sviluppi positivi – ha commentato il CEO Christian Kohlpaintner – Il nostro recupero sequenziale del volume trimestre per trimestre si è materializzato come previsto. Siamo stati in grado di mantenere stabile l’utile lordo per unità rispetto al primo trimestre. Questo è un chiaro successo dei nostri team commerciali nel gestire efficacemente i margini in un ambiente aziendale competitivo intenso. Inoltre, le nostre varie misure per raggiungere efficienze e ridurre i costi continuano a mostrare effetto. Tuttavia, la nostra performance complessiva nella prima metà del 2024 è insoddisfacente e al di sotto delle nostre ambizioni. Inoltre, le tendenze generali e le aspettative del settore chimico osservate di recente ci rendono più cauti per il resto dell’anno”.
Brenntag ora prevede che l’EBITA operativo per l’anno finanziario 2024 sarà compreso tra 1,10 miliardi di euro e 1,20 miliardi di euro. Per raggiungere questa guidance, la società continuerà a concentrarsi sulla gestione dei margini e sulla disciplina dei costi. In precedenza si aspettava che si attestasse nella fascia più bassa del suo intervallo originale di 1,23-1,43 miliardi di euro.