(Teleborsa) – Ancora una volta le previsioni del sindacato Anief sul boom di supplenze del 2024 erano puntali e corrette: oggi il quotidiano La Stampa scrive che a settembre, tra poco più di 15 giorni, la scuola italiana prenderà “il via con il record di supplenti: quest’anno saranno 250mila” e “molti resteranno in cattedra solo fino a Natale in attesa dei vincitori dei concorsi PNRR mettendo a serio rischio la continuità didattica”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che “a fine luglio il nostro sindacato aveva prospettato un nuovo record di supplenti, di grossi problemi per l’avvicendamento di più insegnanti sino alla fine del 2024 con il risultato di rivivere, almeno sul fronte del reclutamento, un altro annus horribilis dell’Istruzione pubblica italiana. Il problema, lo ribadiamo oggi, non è la mancanza di candidati, che sono anche formati, specializzati e già selezionati da tempo, ma persistono delle modalità cervellotiche per stabilizzarli che rendono il sistema macchinoso e per certi versi quasi bloccato”.
“Si continuano a non stabilizzare – continua il sindacalista autonomo – i docenti con diploma magistrale, i laureati in Scienze della formazione primaria e adesso anche gli idonei anche da concorsi PNRR. Si confermano anche migliaia di cattedre in organico di fatto, come pure si lasciano nel limbo quasi 100.000 cattedre di sostegno mantenendole con la formula assurda della deroga, quindi assegnabili solo ai precari. Per non parlare che chi è idoneo al concorso PNRR non potrà essere collocato nella graduatoria di merito e progressivamente assorbito in ruolo. Come Anief: per questo presenteremo a settembre un emendamento al decreto legge Omnibus con cui chiedere di sanare questa situazione irragionevole”.
“Poi si arriva al paradosso di avere i posti liberi, il personale con tutti i requisiti e collocato anche nella graduatoria ‘giusta’ ma nemmeno in questo caso si immette in ruolo. Perché c’è una norma che non permette le assunzioni su tutti i posti vacanti, ma solo ad una percentuale piuttosto bassa. È arrivato il momento di cambiare anche questa regola. E nel frattempo di immettere in ruolo docenti e personale Ata che ne hanno diritto: per questo, come Anief abbiamo avviato i ricorsi per assumere sul 100% dei posti vacanti. La norma vigente è illegittima laddove accantona il 25% dei posti al secondo concorso docenti PNRR e limita al 35% i posti vacanti per le immissioni in ruolo del personale Ata. Finiamola con la logica dello sfruttamento del lavoro precario nella scuola”, conclude Pacifico.