(Teleborsa) – Revolut, fintech britannica con 40 milioni di clienti a livello globale (di cui 2 in Italia), ha firmato accordi con un gruppo di investitori leader nel settore tecnologico per fornire liquidità ai dipendenti tramite una vendita secondaria di azioni a una valutazione di 45 miliardi di dollari.
Questa vendita secondaria di azioni “consente ai dipendenti attuali di capitalizzare il loro contributo alla crescita” di Revolut, attraendo al contempo un mix eterogeneo di investitori nuovi ed esistenti, si legge in una nota. Il round è stato guidato da Coatue, D1 Capital Partners e dall’investitore esistente Tiger Global.
Nell’ultimo round di finanziamento di serie E da 800 milioni di dollari, chiuso a luglio 2021, la società era stata valutata 33 miliardi di dollari. Nel 2023 alcuni investitori come Molten Ventures e Schroders hanno svalutato le loro partecipazioni, in un periodo difficile per le società fintech a livello globale, durante il quale Revolut non ha avuto bisogno di raccogliere nuovi capitali, con il rischio di dover abbassare l’asticella della propria valutazione.
Nel 2023, Revolut ha registrato ricavi per 2,2 miliardi di dollari (un aumento annuo del 95%) e un utile record prima delle imposte di 545 milioni di dollari. Nella prima metà del 2024 ha messo a segno registrando un aumento annuale dei ricavi superiore all’80% e una redditività “migliorata”. Revolut, che a luglio ha ottenuto l’agognata licenza bancaria nel Regno Unito, è sulla buona strada per superare i 50 milioni di clienti entro la fine del 2024.
“Siamo lieti di offrire ai nostri dipendenti l’opportunità di realizzare i vantaggi del successo collettivo dell’azienda – ha commentato il CEO Nik Storonsky – È il loro duro lavoro, l’innovazione e la dedizione che ci hanno spinto a diventare la società tecnologica privata più preziosa in Europa. Siamo anche entusiasti di collaborare con diversi nuovi investitori che condividono la nostra visione mentre continuiamo il nostro viaggio per ridefinire il panorama bancario come lo abbiamo conosciuto”.
Morgan Stanley ha svolto il ruolo di sole placement agent per l’operazione.