(Teleborsa) – Nel primo semestre dell’anno sono arrivati all’INPS, complessivamente, 15,7 milioni di certificati medici di malattia (+1,3%), di cui 11,8 milioni (75,5%) dal settore privato. Più in dettaglio, nel primo trimestre sono arrivati 8,7 milioni di certificati (-3,7%) e nel secondo trimestre quasi 7 milioni di certificati (+8,3%). In entrambi gli anni, data la stagionalità del fenomeno malattia si registra una variazione negativa dal primo al secondo trimestre: nel 2023 pari a -28,9% e nel 2024 a -20,1%. E’ quanto emerge dall’ultimo Osservatorio semestrale sulla malattica pubblicato dall’INPS.
Primo trimestre in calo
Nel primo trimestre, la diminuzione dei certificati è lievemente maggiore nel Nord Italia (-4,4%) rispetto al Centro (-3,5%) e al Sud (-2,5%), è maggiore per le donne (-4,4%) ed è più elevata per le età comprese tra i 30 e i 49 anni (-6,6%) e molto meno per le età più avanzate (-1,9% per la classe ’50 anni e oltre’).
Le giornate totali di malattia sono state circa 31 milioni nel settore privato e 9,2 milioni nel pubblico, con un decremento rispettivamente pari a -3,7% e -4,2%; mediamente le giornate di malattia per certificato sono state 4,7 nel settore privato (contro le 4,8 del primo trimestre 2023) e 4,2 nel settore pubblico (valore analogo a quello registrato nel primo trimestre 2023).
Secondo trimestre in crescita
Per quanto riguarda invece il secondo trimestre, l’incremento del numero dei certificati è risultato simile per le regioni del Centro e del Nord (+9,7% e +9,2%) e meno elevato al Sud (+5,8%). L’incremento è inoltre maggiore per le donne (+9,3%) rispetto agli uomini (+7,4%), e per i più giovani (+13,2% nella classe ‘fino a 29 anni’).
Le giornate totali di malattia nel secondo trimestre 2024 sono state circa 25,8 milioni nel settore privato e 7,3 milioni nel pubblico, con un incremento pari rispettivamente a +4,2% e +8,3%. Le giornate di malattia per certificato sono state mediamente pari a 4,9 nel settore privato (contro le 5,0 del secondo trimestre 2023) e 4,4 nel settore pubblico (contro le 4,5 del 2023).
Le verifiche fiscali in diminuzione
In merito all’attività di verifica ispettiva dello stato di malattia del lavoratore, sono state effettuate circa 230 mila visite (-29%) nel primo trimestre e 208 mila (-32,4%) nel secondo.
Nel primo trimestre si registra una contenuta la diminuzione del tasso di idoneità che misura, rispetto al numero di visite effettuate, in quanti casi il lavoratore è riconosciuto idoneo a riprendere l’attività lavorativa: per gli assicurati del settore privato all’11,5% per le visite d’ufficio ed al 21,1% per quelle richieste dal datore di lavoro; per i lavoratori del Polo unico al 21,5% per le visite disposte d’ufficio ed al 29% per le visite disposte dal datore di lavoro. Anche nel secondo trimestre il tasso di idoneità presenta una diminuzione più contenuta per tutte le tipologie ad eccezione delle visite del Polo unico con il tasso di idoneità delle visite d’ufficio in crescita al 20,4%