(Teleborsa) – Migliora marginalmente il settore manifatturiero dell’Eurozona, che resta però in zona contrazione nel mese di agosto, confermando la fase di rallentamento dell’economia europea.
Secondo l’indagine HCOB PMI-S&P Global, l’indice PMI manifatturiero ad agosto è salito a 45,8 punti, rispetto ai 45,6 punti del mese precedente e del consensus, attestandosi ai massimi degli ultimi due mesi. L’indicatore dello stato di salute del settore manifatturiero si conferma però ancora al di sotto della soglia dei 50 punti, che fa da spartiacque fra recessione ed espansione. Un indicatore – spiega S&P – che ancora risente della debolezza del settore in Francia e Germania.
A livello nazionale, il PMI in Italia è salito a 49,4 punti dai 47,4 del precedenti e risuolta al di sopra dei 48 punti del consensus. La Spagna registra un piccolo peggioramento a 50,5 punti dai 1 precedenti e risulta inferiore ai 51,4 attesi. Il PMI della Francia è risalito a 43,9 da 42,1 punti precedenti ed attesi, mentre il PMI della Germania è migliorato a 42,4 punti rispetto ai 42,1 precedenti ed attesi.
“Tra i paesi dell’eurozona inclusi nell’indagine PMI, Austria, Italia e Irlanda stanno andando in controtendenza. – sottolinea Cyrus de la Rubia, Chief Economist presso la Hamburg Commercial Bank – Diversamente dagli altri, i relativi indici stanno crescendo invece che diminuire. Il PMI del manifatturiero italiano è appena sotto la soglia di 50.0 accennando a una quasi stagnazione piuttosto che a un declino vero e proprio. La Spagna è in una situazione simile, tenendosi appena al di sopra della soglia di 50.0, mentre la Grecia è ancora in testa. Ma con una crisi così generalizzata nella regione, non c’è ragione di credere che le cose miglioreranno presto”
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