(Teleborsa) – “La pubblicazione del Decreto CAM Strade ( G.U del 23/8/24 ) con il quale vengono definiti i criteri ambientali minimi per l’affidamento dei progetti e dei lavori per la costruzione, manutenzione e adeguamento delle nostre strade, colma un vuoto allineando le Strade a quanto già esistente da tempo per l’edilizia, in attesa di un documento che affronti l’intera gamma delle infrastrutture”.
Così Francesco Ventura, Consigliere delegato per l’Ambiente di Oice e A.U. di VDP, commenta molto positivamente il nuovo provvedimento emesso dal MASE. “Si tratta di un decreto atteso da tempo che ha avuto un iter molto lungo e controverso. Da parte del ministero è stato fatto un ottimo lavoro sia nel metodo, con la partecipazione alla stesura del documento di oltre 250 esperti tecnici, con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, sia nel merito in quanto accanto a una puntuale definizione e indicazione di quali siano i criteri da seguire e come farlo si inseriscono degli elementi di innovazione invitando a fare ricorso alla premialità, come nel caso del ricorso a una catena di fornitura in linea con i criteri ESG”.
“Come OICE abbiamo partecipato dall’inizio alla stesura e lo vediamo come una crescita nel settore sia della progettazione sia dei lavori. E’ uno strumento efficace e utile non solo per noi progettisti ma soprattutto per le stazioni appaltanti, per ANAS, società autostradali, regioni, provincie, comuni, enti di controllo imprese e operatori del settore. Inoltre, bisogna tenere conto delle difficoltà che possono sorgere al momento applicativo del decreto CAM strade da parte delle piccole stazioni appaltanti. Questo significa che per la provincia o il comune ad esempio, che non ha un ufficio tecnico molto attrezzato, si possono riscontrare criticità nel bandire una gara di manutenzione stradale”.