(Teleborsa) – “Il Decreto CAM del 5 agosto 2024, rappresenta più di un mero segnale verso la sostenibilità nelle infrastrutture italiane, in questo caso stradali e che GBC Italia accoglie, dunque, positivamente. Un passo significativo verso l’adozione di un modello di economia circolare attraverso la promozione del riutilizzo di materiali, non solo riduce la dipendenza da nuove risorse, ma abbassa anche le emissioni di CO2 associate alla produzione di nuovi materiali. Inoltre, l’incentivo alla demolizione selettiva è fondamentale per ottimizzare il recupero e il riciclo dei materiali da costruzione, minimizzando così i rifiuti destinati alle discariche. Questo approccio non solo è in linea con le direttive europee e internazionali per la riduzione dell’impatto ambientale delle costruzioni, ma favorisce la transizione verso una filiera più sostenibile e circolare”. Così Fabrizio Capaccioli, presidente di Green Building Council Italia.
“Il decreto stabilisce requisiti rigorosi per la gestione ambientale dei cantieri, un aspetto spesso sottovalutato, ma cruciale, per ridurre l’impatto complessivo dei progetti infrastrutturali. L’adozione di pratiche più attente durante la fase di costruzione, come la riduzione delle emissioni di gas serra, la gestione efficiente delle risorse idriche e la minimizzazione del disturbo al contesto circostante, rappresentano un miglioramento significativo”, ha aggiunto.
“Un altro aspetto che sento di sottolineare come positivo è la valorizzazione delle competenze tecniche in ambito sostenibile, che include la capacità di valutare e gestire i rischi ESG. Il focus su queste competenze è fondamentale per stimolare un cambiamento culturale nel settore delle costruzioni, che il Green Building Council supporta con un’offerta formativa sempre aggiornata, spingendo verso un’adozione più ampia di soluzioni innovative e responsabili. Sono convinto che la formazione e la certificazione di professionisti qualificati che possano garantire l’applicazione dei CAM in tutte le fasi del progetto è essenziale per il successo di queste politiche”, ha sottolineato Capaccioli. “E ancora, in questo contesto, il ruolo dei certificatori terzi diventa cruciale, poiché in grado di fornire la garanzia che le pratiche adottate siano in linea con gli standard di sostenibilità richiesti”, ha proseguito.
“A fronte di questi importanti passi avanti, sento di dover esprimere una considerazione che potrebbe apportare azioni per potenziare ulteriormente il provvedimento. Mi riferisco al rafforzamento del monitoraggio e la verifica continua dell’impatto ambientale delle infrastrutture durante tutto il loro ciclo di vita. Attualmente, molti progetti si concentrano solo sulla fase iniziale di costruzione, ma sarebbe fondamentale che si guardasse a requisiti per il monitoraggio continuo delle performance ambientali. Questo potrebbe essere realizzato attraverso la creazione di un sistema di audit ambientali periodici, condotti da enti certificatori indipendenti“, ha dichiarato il presidente di Green Building Council Italia.
“Questo decreto Augusti rappresenta, nel suo complesso, una svolta decisiva verso la sostenibilità nel settore delle infrastrutture stradali in Italia. Un approccio che, se integrato da ulteriori sviluppi normativi, potrebbe fare dell’Italia un modello di riferimento globale. Il Green Building Council Italia continuerà a supportare queste iniziative con il suo bagaglio tecnico e forte di una rete sempre più fitta di associati che promuovono la diffusione e l’adozione di standard elevati di sostenibilità in tutti i settori dell’edilizia e delle infrastrutture. La nostra mano è sempre tesa nei confronti del legislatore pubblico, come già avvenuto nel caso dei CAM edilizia, in cui è chiaramente ravvisabile una importante impronta di GBC Italia”, ha concluso.