(Teleborsa) – Il sindacato Fit Cisl ha confermato lo sciopero del 7 settembre per i lavoratori Ita Airways. La decisione è arrivata dopo la riunione del dipartimento nazionale Trasporto Aereo del sindacato per esaminare l’attuale situazione della compagnia aerea a seguito dell’approvazione dell’Unione Europea per l’acquisizione del 41% dell’azienda da parte di Lufthansa, sia in termini di evoluzione strategica sia dei cosiddetti remedies indicati dalla stessa Commissione Europea, al momento non ancora definiti, dichiara in una nota la Federazione dei Trasporti della Cisl.
“L’unica certezza che abbiamo è che proprio dai remedies che la Ue dovrà validare si determineranno le sorti future della compagnia, il suo ruolo all’interno del mercato del trasporto aereo e, conseguentemente, le condizioni del personale che non dovrà subire alcuna penalizzazione, come già avvenuto dopo la sottoscrizione dell’accordo del 4 luglio scorso che Ita ha sottoscritto solo con alcune organizzazioni sindacali e che la Fit-Cisl, insieme a Ugl Trasporto Aereo, ha ritenuto non firmare poiché iniquo e fortemente svantaggioso sul piano economico per la generalità delle lavoratrici e dei lavoratori“, si legge nella nota.
“Il piano industriale a suo tempo predisposto da Ita dovrà essere riesaminato e ridefinito in coerenza con le decisioni dell’Unione Europea e le strategie del gruppo tedesco subentrato come nuovo azionista, alla luce di una inaspettata quanto positiva e gradita ripresa del traffico dei passeggeri negli aeroporti italiani. Così come abbiamo sempre sostenuto – ha sottolinea la Fit-Cisl – il piano industriale dovrà prevedere un incremento della flotta e l’ampliamento dell’offerta commerciale che consentiranno un riassorbimento nel ciclo produttivo del personale ancora in cassa integrazione”.
“Si tratta di circa 2.200 risorse fra personale di terra, staff, manutenzione, piloti e assistenti di volo i quali, secondo gli affidamenti aziendali, avrebbero e devono avere la priorità di ingresso in azienda rispetto a candidature che non provengono da Alitalia Cityliner e Alitalia SAI“, ha aggiunto.
“Non possiamo sottacere, inoltre, le fragilità già da tempo segnalate sul piano gestionale dal punto di vista dell’organizzazione, a titolo esemplificativo dell’assegnazione turni di lavoro, che hanno ricreato una condizione di malessere tra il personale difficilmente superabile in assenza di discontinuità rispetto all’attuale gestione. Problematiche alla base della vertenza che ha portato alla proclamazione dello sciopero sabato 7 settembre e che al momento rimane confermato – ha spiegato il sindacato –. In assenza di una immediata riattivazione del tavolo delle trattative da parte dei vertici di Ita Airways, la mobilitazione, nostro malgrado, continuerà con azioni più incisive ma sempre nel rispetto delle norme che regolamentano l’esercizio del diritto di sciopero, a tutela e in difesa dei diritti contrattuali delle lavoratrici e dei lavoratori, per una maggiore qualità dell’offerta commerciale e una più alta soddisfazione dei passeggeri”.