(Teleborsa) – Banca Akros ha confermato a Neutral la raccomandazione sul titolo Cembre, società quotata su Euronext STAR Milan e tra i principali produttori europei di connettori elettrici e utensili per la loro installazione, abbassando il target price a 38 euro per azione (dai precedenti 42 euro).
Gli analisti scrivono che Cembre proviene da un picco storico di vendite e redditività raggiunto nel 2023. Pertanto, il confronto è difficile. Il Q124 ha visto vendite piatte (+1%), rallentate soprattutto dalla Germania (-19%) e in misura minore dagli USA (-14%), con redditività intaccata dall’aumento dei costi del lavoro derivanti dal nuovo contratto di lavoro (manodopera +9%, EBITDA -7%), tornando all’area 28%/29% dal picco del 33% raggiunto nel H123.
La società ha già comunicato che le vendite nel periodo gennaio-aprile sono pressoché in linea con il Q124 a +1,3% contro l’1,5% o aprile leggermente positivo. Banca Akros ipotizza pertanto che il trimestre rimanga a quei livelli comportando, in termini di fatturato, un semestre piatto ma comunque positivo e una redditività che torna nell’area del 29%, al di sotto del picco dell’anno scorso ma comunque a livelli molto sani. L’NFP dovrebbe riflettere alcuni maggiori capex rispetto all’anno scorso e quasi 7 milioni di euro di dividendi più elevati. Se le previsioni di cui sopra saranno confermate, le ipotesi di crescita annuale dell’8% del fatturato e di margine EBITDA del 30% sembrano forzate. Di conseguenza, gli analisti ora abbassano le previsioni per il 2024/2025 verso cifre più realistiche o crescita delle vendite al +3% (rispetto al +8% precedente) e margine EBITDA al 29% (rispetto al 30%). A più lungo termine, lasciano invariata l’ipotesi di crescita del fatturato del +5% che è coerente con la crescita storica del +7% del 2010/2023 e che dovrebbe beneficiare della nuova capacità implementata nel business dei connettori elettrici, probabilmente disponibile dal 2026. Il capex 2024 di 20 milioni di euro è confermato mentre il capex 2025 è ora previsto a 20 milioni di euro dai precedenti 15 milioni di euro, in parte compensati da un capex inferiore nel 2026.
Il risultato netto della revisione delle stime è una riduzione dell’EPS 2024 e 2025e/2026 rispettivamente del 9% e del 13%.