(Teleborsa) – Seduta cauta a Wall Street, dopo che in chiusura della settimana scorsa l’indice S&P-500 ha registrato il trentanovesimo record storico da inizio anno, a cui si è aggiunto quello dell’indice Dow Jones in un contesto favorito soprattutto dalla decisione della Fed di tagliare i tassi con una variazione più ampia delle attese, anche se il mercato incorporava in parte tale probabilità. Questa settimana sono in calendario numerosi interventi di funzionari della Fed, tra cui giovedì il presidente Jerome Powell.
Venerdì la “dissidente” Michelle Bowman (avrebbe preferito un taglio di 25 punti base e non da 50) ha detto che “sebbene sia importante riconoscere che ci sono stati progressi significativi nell’abbassamento dell’inflazione, […] vedo il rischio che l’azione più ampia del Comitato possa essere interpretata come una dichiarazione prematura di vittoria sul nostro mandato di stabilità dei prezzi”. Oggi il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, ha affermato che iniziare il ciclo di tagli con un grande passo aiuterebbe ad avvicinare i tassi di interesse a livelli neutri, ma i funzionari non dovrebbero impegnarsi in una cadenza di mosse fuori misura.
L’attenzione, secondo Intesa Sanpaolo, dovrebbe ritornare ora sulla nuova stagione di risultati societari in avvio il prossimo 11 ottobre, per la quale il consenso stima una crescita degli utili negli Stati Uniti del 4,75% (fonte Bloomberg) e a un ritmo più limitato pari allo 0,2% in Europa (fonte FactSet).
Sotto osservazione Intel, dopo che Bloomberg ha riferito che Apollo Global Management si è offerta di fare un investimento fino a 5 miliardi di dollari. Sul fronte delle IPO, StandardAero sta cercando di raccogliere 1,1 miliardi di dollari nella sua offerta pubblica iniziale, dopo che il suo finanziatore Carlyle Group ha deciso di perseguire una quotazione piuttosto che una vendita.
Guardando ai principali indici, Wall Street riporta una variazione pari a -0,02% sul Dow Jones; sulla stessa linea, giornata senza infamia e senza lode per l’S&P-500, che rimane a 5.706 punti. Sui livelli della vigilia il Nasdaq 100 (+0,09%); sulla stessa linea, consolida i livelli della vigilia l’S&P 100 (-0,04%).
Risultato positivo nel paniere S&P 500 per i settori beni di consumo secondari (+0,89%), utilities (+0,74%) e materiali (+0,68%).
Al top tra i giganti di Wall Street, Intel (+3,30%), Wal-Mart (+1,33%), Visa (+1,16%) e IBM (+0,94%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su Salesforce, che continua la seduta con -1,37%. Si muove sotto la parità Amgen, evidenziando un decremento dello 0,98%. Contrazione moderata per Merck, che soffre un calo dello 0,96%. Sottotono Walt Disney che mostra una limatura dello 0,94%.
Sul podio dei titoli del Nasdaq, Tesla Motors (+4,02%), Intel (+3,30%), Micron Technology (+2,62%) e PDD Holdings (+2,58%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su Marvell Technology, che continua la seduta con -4,16%. Seduta negativa per Regeneron Pharmaceuticals, che mostra una perdita del 2,51%. Sotto pressione CSX, che accusa un calo del 2,15%. Scivola Warner Bros Discovery, con un netto svantaggio del 2,00%.