(Teleborsa) – Come arrivare ad un cessare il fuoco a Gaza, in Libano, al rilascio dei prigionieri israeliani e come assistere al meglio le popolazioni civili, definite dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni “precondizioni per qualsiasi soluzione duratura della questione mediorientale“. Questi i temi il centro della discussione all’undicesimo vertice dei Paesi Med9, summit dei Paesi del sud Europa o affacciati sul Mediterraneo, a cui prendono parte anche il re di Giordania, Abdullah II Al-Hussein, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
La presidente del Consiglio ha definito “preziosa” proprio la presenza di Re Abdullah II di Giordania perché “si tratta di una leadership estremamente importante come interlocutore per ciascuno di noi in tema di moderazione, di ricerca della Pace” e la Giordania è stata “un attore fondamentale anche per tutto quello che ha riguardato in questi mesi il lavoro che “facevamo sul piano umanitario”
“Il governo italiano sta seguendo con grande attenzione la situazione del contingente in Libano – ha sottolineato nelle sue dichiarazioni alla stampa dopo il vertice –. I militari italiani impegnati nella missione ONU e in quella bilaterale MIBIL prestano un’opera ovviamente fondamentale preziosa per la stabilizzazione dell’area”. Quanto agli attacchi dalle forze israeliane sul quartier generale della missione UNIFIL e su due basi italiane, la presidente del Consiglio ha condannato quello che è accaduto: “non è accettabile, viola quanto stabilito dalla risoluzione 1701 delle Nazioni Unite”. “Con Macron e Sanchez abbiamo deciso di stilare una dichiarazione comune“, ha aggiunto.
Questa mattina le basi italiane della missione UNIFIL nel sud del Libano sono state nuovamente prese di mira dall’esercito israeliano. L’attacco è avvenuto alla stessa colpita nei giorni scorsi dove sono stati abbattuti due muri di demarcazione della base.
Meloni ha poi sottolineato che durante il vertice si è parlato anche di flussi migratori. “L’Unione Europea ha cambiato approccio sul governo dei flussi migratori grazie anche al lavoro fatto dai Med9. Grazie anche al lavoro fatto dall’Italia questo nuovo approccio, dicono i dati, dimostra di funzionare. È ovviamente fondamentale essere concreti e decisi nel contrastare in modo sempre più incisivo l’immigrazione illegale di massa e continuare a lavorare a questa cooperazione completamente diversa con le nazioni di origine e di transito”, ha dichiarato. Meloni ha poi annunciato tra qualche giorno in termini operativi il protocollo tra Italia e Albania, “che vuole essere una soluzione innovativa in tema di governo dei flussi migratori e di lotta ai trafficanti di esseri umani”.