(Teleborsa) – Prosegue la lenta crescita dei prezzi dell’oro sui mercati asiatici. La domanda dei beni rifugio resta infatti sostenuta dati i timori relativi alle politiche commerciali che potrebbe mettere in campo la nuova amministrazione Trump. Il presidente eletto nella giornata di ieri è tornato infatti a minacciare nuove tariffe sui beni importati anche dalla Cina oltre che da Messico e Canada. I guadagni restano comunque frenati dalla resilienza del dollaro americano – rinforzato dalle dichiarazioni di Trump – e dal rallentamento della domanda dopo i segnali di distensione che arrivano dal Medio Oriente.
L’oro spot è salito dello 0,3% a 2.640,16 dollari l’oncia, mentre i future sull’oro in scadenza a febbraio sono saliti dello 0,7% a 2.665,41 dollari l’oncia.
In crescita i prezzi anche di altri metalli preziosi: i futures sull’argento sono saliti dello 0,4% a 30,962 dollari l’oncia, mentre i futures sul platino sono saliti leggermente a 932,05 dollari l’oncia. Tra i metalli industriali, in leggera crescita anche i prezzi del rame sul London Metal Exchange.