(Teleborsa) – Dopo un 2024 negativo, le IPO sono attese in ripresa nel 2025 sui mercati del Sud-est asiatico. E’ quanto emerge da una analisi di Deloitte, che quantifica in 122 le IPO condotte sul mercati dell’Estremo Oriente nei primi dieci mesi dell’anno, per un totale di 3 miliardi di dollari di raccolta. Si tratta del valore di raccolta più basso degli ultimi nove anni e si confronta con i 5,8 miliardi raccolti nel 2023 con 163 IPO.
Pochi debutti “clamorosi” e altri fattori
Il calo rispetto al 2023 – spiega Deloitte – è dovuto in gran parte alla mancanza di quotazioni di successo. Nel 2024, solo una IPO ha raccolto oltre 500 milioni di dollari, a differenza di quattro quotazioni di questo tipo nel 2023.
Fra i fattori che hanno disturbato le IPO in Asia concorrono anche fluttuazioni valutarie, differenze normative tra i mercati e tensioni geopolitiche, che hanno influenzato il commercio e gli investimenti.
Gli alti tassi di interesse hanno ulteriormente limitato l’indebitamento delle imprese, frenando l’attività di IPO poiché le aziende hanno deciso di ritardare le quotazioni.
Anche la volatilità dei mercati dei principali partner commerciali ha influenzato la fiducia degli investitori, rinviando molto progetti di IPO, soprattutto quelle di natura transfrontaliera.
La Malesia in controtendenza
Questo è stato un anno eccezionale per la Malesia, che si è posta in controtendenza rispetto agli altri mercati del Sud-est asiatico, con 46 quotazioni per un importo di 1,5 miliardi di dollari, il più alto dal 2017, mentre la capitalizzazione di mercato ha raggiunto i 6,6 miliardi di dollari, più del doppio di quello dell’anno precedente e il più alto registrato dal 2013.
“Il mercato delle IPO della Malesia ha dimostrato ottime performance, sostenuto da indicatori economici positivi, stabilità politica e dalla partecipazione attiva degli investitori, soprattutto da parte di investitori stranieri”, ha spiegato Wong Kar Choon, Transactions Accounting Support Partner di Deloitte Malesia.
Indonesia a picco
Il mercato peggiore del Sud-est asiatico, in termini di IPO, è l’Indonesia, che ha visto un pesante calo del valore della raccolta a 368 milioni di dollari, rispetto ai 3,6 miliardi del 2023, con un numero di IPO dimezzato a 389 dalle 79 dell’anno prima. Le società più grandi hanno lanciato IPO con obiettivi di raccolta fondi più modesti poiché il 2024 è stato un anno elettorale nel paese, e l’incertezza è stata esacerbata dalle difficoltà dei mercati finanziari globali.
Prospettive per il 2025
Guardando al futuro del mercato delle IPO nel Sud-est asiatico, Deloitte prevede una inversione di tendenza per il 2025. “I previsti tagli dei tassi di interesse insieme all’allentamento dell’inflazione potrebbero creare un ambiente più favorevole per le IPO negli anni a venire”, anticipa Tay Hwee Ling, Accounting & Reporting Assurance Leader di Deloitte Southeast Asia.
“La forte classe di consumatori del Sud-Est asiatico, la crescente classe media e l’importanza strategica di settori come quello immobiliare, sanitario ed energetico – sottolinea – confermano l’attrattività per gli investitori. Poiché gli investimenti stranieri continuano ad affluire nella regione, il 2025 è destinato a essere un anno di rinnovata attività IPO in tutto il Sud-est asiatico”.