(Teleborsa) – Soddisfazione per l’ampliamento della dotazione finanziaria destinata ad assicurare la continuità produttiva e occupazionale degli impianti ex Ilva ma grave preoccupazione per il futuro molto incerto dell’acciaieria e di conseguenza dei lavoratori, dell’indotto e dell’intera economia di Taranto. Ad affermarlo CNA, Confartigianato e Casartigiani, chiamate in audizione congiunta di fronte alla commissione Industria del Senato sulla conversione in legge del decreto legge 24 gennaio 2025.
Le organizzazioni dell’artigianato e della piccola impresa chiedono un cambio di marcia significativo dopo questa ennesima, consistente iniezione di denaro pubblico. Il quadro rimane indefinito e pertanto CNA, Confartigianato e Casartigiani chiedono di essere coinvolte pienamente e costantemente nelle future scelte del governo in particolare per quanto riguarda l’occupazione, diretta e indiretta, e la bonifica dell’area.
In relazione specificamente all’autotrasporto, le organizzazioni dell’artigianato e della piccola impresa ribadiscono la loro assoluta contrarierà all’utilizzo dell’attuale meccanismo di assegnazione dei lavori. Questo sistema, rifacendosi prima di tutto a criteri di carattere economico, penalizza le imprese locali di autotrasporto per conto terzi a favore dei grandi gruppi. Nel contempo crea una pericolosa situazione di concorrenza sleale non tenendo conto nemmeno dei valori ministeriali di riferimento dei costi di esercizio delle imprese.