(Teleborsa) – Seduta in ribasso per la maggior parte dei mercati azionari asiatici, con gli investitori che guardano ai dazi proposti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump sulle importazioni di automobili, chip e prodotti farmaceutici (ha affermato che i dazi potrebbero essere implementati già dal 2 aprile, ma non ha specificato se saranno mirati alle importazioni da determinati paesi o saranno di ampia portata), oltre alla possibilità che la Federal Reserve mantenga i tassi più alti per un periodo più lungo (dai verbali è emerso che i banchieri centrali avrebbe preferito un ulteriore calo dell’inflazione prima di abbassare i tassi).
Intanto, il tasso primario sui prestiti a un anno (LPR) della Cina, un tasso di prestito di riferimento basato sul mercato, è rimasto al 3,1%. Invariato anche l’LPR a più di cinque anni, su cui molti creditori basano i loro tassi sui mutui.
Prevalgono le vendite a Tokyo, con il Nikkei 225 che termina la seduta con un calo dell’1,24%, mentre, al contrario, lieve aumento per Shenzhen, che scambia con lo 0,26%. Poco mossa Shanghai.
In ribasso Hong Kong (-1,32%); sulla stessa tendenza, sotto la parità Seul, che mostra un calo dello 0,65%. Leggermente negativo Mumbai (-0,31%); sulla stessa tendenza, in rosso Sydney (-1,12%).
Andamento negativo per l’Euro contro la valuta nipponica, che tratta con una perdita dello 0,90%. Andamento piatto per l’Euro nei confronti della divisa cinese, che mostra una variazione percentuale pari a -0,17%. Appiattita la performance dell’Euro contro il Dollaro hongkonghese, che tratta con un modesto +0,03%.
Il rendimento dell’obbligazione decennale giapponese scambia 1,44%, mentre il rendimento per il titolo di Stato decennale cinese è pari 1,7%.
Tra gli appuntamenti macroeconomici che avranno la maggiore influenza sull’andamento dei mercati asiatici:
Venerdì 21/02/2025
00:30 Giappone: Prezzi consumo, annuale (preced. 3,6%)
01:30 Giappone: PMI manifatturiero (atteso 49 punti; preced. 48,7 punti).