(Teleborsa) – Investimenti per 10 miliardi di euro distribuiti in 10 anni, ad oggi aperti 1200 cantieri al giorno, di cui 500 dedicati ad attività di manutenzione ordinaria e straordinaria della rete e circa 700 per nuove opere. Sono i numeri emersi durante la conferenza stampa indetta a Roma dall’Amministratore Delegato di FS Italiane, Stefano Donnarumma, per fare il punto sui cantieri ferroviari.
I disagi riscontrati dai cittadini in quest’ultimo periodo – secondo Donnarumma – sono da attribuire a 3 fattori principali. Il primo sono i lavori, “un numero di cantieri davvero ingenti che supera di molti punti percentuali quanto storicamente sia stato fatto. Ad oggi ne contiamo 1200 – spiega-, ma non diminuiranno nei prossimi anni, perchè gli investimenti sono ingenti da fare e sono assolutamente necessari per superare l’obsolescenza della rete per garantire la sicurezza e la fruibilità”.
La seconda causa è da attribuire all’obsolescenza dell’infrastruttura: finché “non viene ristrutturata purtroppo presenta delle difficoltà e abbiamo dei guasti che possono essere a volte elettrici e a volte meccanici, che impongono interventi in alcuni casi anche d’urgenza e che possono creare appunto disagi com’è successo alla Stazione Termini”.
Il terzo e ultimo aspetto riguarda “la crescita dei passeggeri, l’intensificazione delle tratte e disponibilità dell’offerta che vanno riprogrammate proprio in vista della presenza di questi cantieri”.
Il Gruppo FS gestisce circa 17mila chilometri di linee ferroviarie con oltre 1.600 gallerie, 23.000 ponti e viadotti e 2.200 stazioni. Un’infrastruttura che ha accompagnato e accompagna lo sviluppo economico e sociale del Paese, e che necessita di lavori indispensabili soprattutto in vista del raggiungimento degli obiettivi del PNRR e rendere la rete ferroviaria più moderna, efficiente e sicura.
Oltre a eseguire interventi di manutenzione per il rinnovo della rete esistente, il Gruppo FS sta puntando alla realizzazione di nuove linee ferroviarie per eliminare i divari infrastrutturali ancora esistenti tra Nord e Sud e per affiancare infrastrutture più capillari alla rete alta velocità, così da poter alleggerire l’asse Torino – Milano – Roma – Salerno. Tra le opere in corso di realizzazione c’è la Brescia-Verona-Padova e, per potenziare il Sud, rientrano il completamento della linea Napoli-Bari, il nuovo collegamento Salerno-Reggio Calabria e lo sviluppo infrastrutturale della Sicilia per beneficiare del sistema AV da Palermo a Milano.
“A livello internazionale siamo forse i migliori. – ha sottolineato Donnarumma – In altri Paesi le reti le stanno chiudendo per mesi per rimetterle a posto, perché purtroppo le società ferroviarie internazionali sono da lungo tempo da sistemare e non fa eccezione la nostra con i suoi 120 anni di storia”.
Nel 2023 sono state gestite 160mila interruzioni, nel 2025 saranno 345mila. L’AD di Fs ha spiegato che per far fronte all’evoluzione delle attività di cantiere, si è passati ad un modello di interruzioni più lunghe e nei periodi di minor traffico, che consente di svolgere più attività in contemporanea e un miglior rapporto tra disagio creato e benefici.
“Ad oggi per far fronte ai disagi gli utenti si dovranno aspettare più comunicazione da parte nostra, come abbiamo fatto in questa occasione, su quali sono i cantieri, le tratte interessate e i quali i disagi. – ha spiegato l’ad di Fs – Noi non interromperemo mai le linee ferroviarie, il viaggio lo garantiamo, ma a determinate condizioni in certi casi limitate dalla presenza dei cantieri”.
Contestualmente, è partita la campagna informativa e di comunicazione di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) sui cantieri programmati per il 2025. La campagna ha l’obiettivo di informare i passeggeri nelle stazioni, attraverso i media tradizionali e il sito di RFI, anche grazie a una sezione dedicata, per raggiungere i cittadini e gli stakeholder in modo tempestivo e capillare.