(Teleborsa) – Le nuove previsioni della FAO per la produzione di grano nel 2025 sono fissate a 795 milioni di tonnellate, in linea con l’anno precedente. Le prospettive indicano una produzione record in Asia, sostenuta da India e Pakistan, condizioni migliori nell’Europa meridionale e in Nord Africa, insieme a una produzione stabile in Canada e nella Federazione Russa. Tuttavia, le scarse precipitazioni nell’Europa settentrionale e nel Vicino Oriente e le preoccupazioni per la siccità negli Stati Uniti d’America stanno pesando sulle prospettive generali. Lo si legge nel report dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO).
La raccolta dei cereali secondari del 2025 sta iniziando nell’emisfero australe, con una produzione di mais prevista in aumento in Brasile e Sudafrica. Nell’emisfero settentrionale, le prime previsioni indicano un’espansione del 5% delle seminagioni di cereali secondari negli Stati Uniti d’America.
Nel frattempo, la FAO ha leggermente rivisto al ribasso la sua stima per la produzione cerealicola globale nel 2024, portandola a 4.848 milioni di tonnellate, anche se la produzione globale di riso nel 2024/25 aumenterà probabilmente dell’1,5%, raggiungendo il livello record di 543,6 milioni di tonnellate.
Le nuove previsioni della FAO per il consumo mondiale di cereali nel 2024/25 si attestano a 2.870 milioni di tonnellate, con un aumento dell’1,0% rispetto al 2023/24, trainate dalle aspettative di un maggiore utilizzo di mais per l’alimentazione animale in Cina e nella Federazione Russa, oltre all’aumento del consumo di riso in diversi paesi africani.
Si prevede ora che le scorte mondiali di cereali diminuiranno dell’1,9%, attestandosi a 868,2 milioni di tonnellate entro la fine della stagione 2025, portando al ribasso le previsioni della FAO per il rapporto tra scorte cerealicole e consumo nel 2024/25, al 29,9%, ancora considerato in una confortevole zona cuscinetto.
La FAO ha leggermente ridotto le sue previsioni per il commercio mondiale di cereali nel 2024/25 a 478,6 milioni di tonnellate, il che segnerebbe una contrazione del 6,8% rispetto al 2023/24 e il livello più basso dal 2019/20. Si prevede che il commercio globale di cereali secondari subirà una contrazione ancora più rapida, dovuta principalmente alla minore domanda cinese e alle minori forniture di mais esportabile in Brasile. Il commercio internazionale di riso è ora previsto in aumento dell’1,2%, raggiungendo un nuovo massimo storico di 60,4 milioni di tonnellate.