(Teleborsa) – Sono entrati in vigore nell’ultimo fine settimana i dazi Usa del 25% su gran parte dei componenti per auto importati. Le nuove tariffe verranno applicate nonostante nei giorni scorsi Donald Trump aveva firmato un ordine esecutivo per attenuare il loro effetto, prevedendo dei rimborsi per non danneggiare le case automobilistiche americane, che importano dall’estero molte parti delle loro vetture. Intanto il presidente americano ha ammesso che l’ipotesi recessione è una possibilità, ma ha aggiunto: “penso che andremo alla grande, le mie politiche porteranno a un boom della nostra economia”.
L’istituto tedesco Ifo ha segnalato che nonostante la ripresa degli ordini nell’Eurozona le prospettive commerciali per le aziende automobilistiche tedesche sono ancora frenate dai dazi sulle esportazioni di automobili e componenti verso gli Stati Uniti: le aspettative di esportazione delle aziende sono diminuite significativamente ad aprile, dopo essere aumentate notevolmente nei due mesi precedenti. Inoltre, le aziende valutano la propria posizione competitiva al di fuori dell’UE addirittura peggiore rispetto ai due trimestri precedenti
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha fatto notare che c’è però un altro settore che già sconta il peso dei dazi. “L’agricoltura è quella che già sconta i dazi in senso anche inverso. È questo uno degli argomenti su cui gli americani stanno insistendo”, ha dichiarato il ministro Giorgetti a margine della sua partecipazione all’assemblea di Confagricoltura Varese.
“È chiaro – ha aggiunto – che ci sono ancora settimane di discussione. Vediamo i primi accordi che gli americani hanno annunciato con l’India e vedremo come l’Europa riuscirà a tutelare non solo gli interessi europei ma anche gli interessi italiani in Europa perché purtroppo abbiamo delle economie e delle agricolture diverse”.