(Teleborsa) – La Riksbank, la banca centrale svedese, ha deciso di lasciare invariato il tasso di riferimento al 2,25%, ritenendo che la politica monetaria sia attualmente ben bilanciata e che sia opportuno attendere ulteriori informazioni per ottenere un quadro più chiaro delle prospettive per l’attività economica e l’inflazione.
Nonostante l’incertezza sia significativa, il Comitato Esecutivo ritiene che sia “leggermente più probabile che l’inflazione sia inferiore piuttosto che superiore rispetto alle previsioni di marzo”. Ciò potrebbe suggerire un “lieve allentamento della politica monetaria in futuro“, si legge nello statement.
La Riksbank fa notare che l’incertezza nell’economia globale è aumentata significativamente dopo il cambio di presidente degli Stati Uniti, non da ultimo a causa della nuova politica commerciale statunitense. La crescente incertezza ha causato ampie oscillazioni sui mercati finanziari. Le prospettive di crescita si sono deteriorate sia negli Stati Uniti che in Europa. Nell’economia statunitense, si prevede che l’aumento dei dazi doganali porterà a un aumento dell’inflazione, mentre in Europa una minore domanda potrebbe esercitare una pressione al ribasso sull’inflazione. Tuttavia, “gli sviluppi sono molto difficili da valutare“.
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