(Teleborsa) – L’INPS è un Istituto “strategico per il Paese” e “in trasformazione”, in grado di progettare e gestire nuovi servizi e prestazioni sempre più complesse, mettendo al centro i bisogni delle persone e superando le criticità che ancora permangono. È il quadro che emerge dalla Relazione di verifica sull’attività dell’INPS nel 2024, approvata dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’Istituto, presentata oggi a Roma in un incontro con i principali stakeholders istituzionali e sociali.
Per il Presidente del Civ Roberto Ghiselli “la sfida per il più grande Ente previdenziale del continente non è solo quella di continuare a essere il perno del sistema di welfare pubblico del Paese, ma anche quello di essere promotore di un processo di trasformazione e innovazione, non neutro ma ispirato ai principi costituzionali della solidarietà, dell’universalità, della partecipazione e dell’efficienza”£.
Guido Lazzarelli, Vice Presidente del Civ, afferma che “l’Istituto, nel valorizzare al massimo le proprie potenzialità, può contare anche sulla sua originale forma di governance incardinata su un sistema di partecipazione diretta dei rappresentanti dei lavoratori, dipendenti e autonomi, e delle imprese, alla Governance dell’Istituto e alla gestione di importanti attività nei territori”.
Migliora la qualità del servizio
La verifica conferma che, per alcune attività o prestazioni, gli interventi già realizzati stanno determinando ricadute positive anche in termini di qualità del servizio.
In termini di pensioni, si registra un miglioramento dei tempi di accoglimento: quelle afferenti alla gestione privata accolte entro 30 giorni nel 2024 sono state l’81% rispetto al 76% del 2023, quelle accolte oltre 120 giorni sono state il 4% del totale, rispetto al 6,5% dell’anno precedente; quelle afferenti alla gestione pubblica accolte entro 30 giorni nel 2024 sono state pari al 91,5% del totale, rispetto all’80% del 2023 e quelle accolte oltre 120 giorni sono l’1,3% del totale rispetto al 4,9% del 2023.
Allo stesso modo le NASpI accolte entro 30 giorni nel 2024 sono state il 93% del totale, rispetto al 91,5% dell’anno precedente; le NASpI accolte oltre 60 giorni nel 2024 sono state il 3,1% del totale rispetto al 3,8% del 2023, evidenziando un miglioramento dei tempi di accoglimento.
L’andamento dei ricorsi fa emergere una progressiva riduzione della giacenza negli ultimi 4 anni: dai 174.496 del 2021 ai 65.138 nel 2024. In particolare, il decremento si riscontra prevalentemente nei Comitati Provinciali/Commissioni Speciali, dove si passa da 126.395 del 2021 a 43.799 del 2024.
Per l’Invalidità civile, l’andamento dei tempi medi per la fase dell’accertamento sanitario, nell’ultimo triennio, registra un aumento dei tempi di attesa che passano dai 120 giorni del 2022 ai 125 giorni del 2024, ma essendo questa fase gestita dalle aziende sanitarie locali vi sono notevoli differenze territoriali.
Il numero degli Ispettori di vigilanza nell’ultimo triennio è diminuito da 884 a 761, ma aumentano le ispezioni da 9.202 a 9.701.
Le aree di miglioramento
Vi sono poi servizi e prestazioni che possono ancora migliorare. Fra essi si evidenziano, appunto, i tempi di attesa eccessivi negli accertamenti sanitari per il riconoscimento delle invalidità civili, in particolare nelle realtà nelle quali sono le Aziende Sanitarie a svolgere tali accertamenti, con un forte divario territoriale.
Da segnalare anche il ritardo nell’aggiornamento del conto assicurativo, in particolare per i dipendenti pubblici, che determina rallentamenti nelle liquidazioni delle pensioni, rischi di perdita di contribuzione e un alto livello di pensioni provvisorie e di indebiti. Parallelamente continuano a registrarsi strozzature nella liquidazione del TFR e del TFS dei lavoratori pubblici, ridimensionate in alcune realtà territoriali.
Si conferma rilevante il tema dei crediti inesigibili, rispetto ai quali si renderebbe necessaria una diversa lettura normativa e una differente regolamentazione interna per rendere più attendibile la rappresentazione della situazione patrimoniale dell’Istituto. L’attività di accertamento e riscossione dei crediti si connette all’attività di vigilanza e all’ulteriore calo del numero di Ispettori di vigilanza, non ancora integrati a più di un anno dal decreto che ne prevedeva l’assunzione. Tutto ciò rende difficoltosa l’azione dell’Istituto nel contrastare l’evasione e il lavoro irregolare, nell’attività di tutela dei lavoratori e delle imprese.
Il Contenzioso amministrativo e giudiziario, pur registrando importanti miglioramenti in termini di giacenze e tempi dei procedimenti, in diverse regioni mantiene un elevato livello di pervenuto, alimentato molto spesso da pratiche lucrative, a volte illecite, che vanno contrastate con decisione.
Sul piano più strategico, il CIV auspica di avere un progetto pluriennale che integri in modo coerente i vari elementi gestionali e organizzativi e che si ponga l’obiettivo di guidare la trasformazione dell’Istituto, che sappia valorizzare tutte le potenzialità messe a disposizione dalle nuove tecnologie e dalle competenze presenti all’interno dell’INPS ad ogni livello. Un processo di riorganizzazione che abbia ben chiari gli obiettivi strategici dell’Istituto: erogazione di servizi sempre più qualificati, migliore accessibilità all’Istituto, rete di collaborazioni con i diversi soggetti esterni.