(Teleborsa) – Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge Infrastrutture. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha sottolineato che si tratta di “un provvedimento urgente e strategico voluto dal vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, per imprimere una forte accelerazione alla realizzazione di infrastrutture chiave, ottimizzare la gestione dei contratti pubblici, assicurare l’efficienza del sistema dei trasporti e valorizzare il demanio, in linea con gli obiettivi del PNRR e gli impegni europei”.
Tra gli interventi norme che riguardano il Ponte sullo Stretto, Milano Cortina 2026, GP Formula 1, Contratti pubblici, Autotrasporto, Motorizzazione civile, Concessioni autostradali, Ordinamento portuale, Demanio marittimo, Trasporto aereo e ferroviario.
Il decreto legge “ha introdotto misure significative a sostegno del settore dell’autotrasporto“. “Frutto di un intenso confronto con la categoria – si legge in una nota del Mit – il provvedimento mira a garantire maggiore equità, tempi di attesa certi e investimenti per la modernizzazione del parco veicolare“. Tra le principali novità, il Ministero ha segnalato la modifica della disciplina dei tempi di attesa per le operazioni di carico e scarico merci. Il periodo di franchigia è ridotto da due ore a novanta minuti per ogni operazione, e, in caso di superamento, è previsto un indennizzo di 100 euro per ogni ora o frazione di ora di ritardo, con rivalutazione automatica annuale. Viene inoltre introdotta la responsabilità solidale tra committente e caricatore nel pagamento dell’indennizzo.
Sono stati stanziati poi 5,25 milioni di euro per il 2025 e 5 milioni per ogni anno dal 2026 al 2032 a favore della Federazione sportiva nazionale-ACI per la realizzazione dei Gran Premi di Formula 1 che si svolgeranno negli autodromi di Monza (Lombardia) e Imola (Emilia-Romagna). Con il provvedimento è stata inoltre autorizzata la spesa di 2.884.300,00 euro per l’anno 2025 e di 6.684.300,00 euro annui a decorrere dal 2026 in favore della Gestione Governativa Ferrovia Circumetnea per ripristinare le risorse necessarie al regolare esercizio del servizio.
Il Cdm ha deliberato di impugnare alla Corte costituzionale la legge della Provincia autonoma di Trento che ha portato da due a tre il limite dei mandati consecutivi per il presidente della Provincia. La delibera è arrivata dopo un confronto tra i ministri piuttosto dibattuto, e con il voto contrario di quelli della Lega. Sono intervenuti, fra gli altri, il ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli e quello dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.