(Teleborsa) – Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, ad aprile il fabbisogno di energia elettrica in Italia è stato pari a 23,4 miliardi di kWh, valore in diminuzione dell’1,1% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, porta la variazione a -0,4%. Tale risultato è stato determinato, a parità di giorni lavorativi e con una temperatura media mensile pressoché uguale ad aprile 2024, da un calendario caratterizzato da numerosi ponti e festività.
A livello territoriale, la variazione tendenziale di aprile è stata negativa al Nord e al Centro (rispettivamente -2,2% e -0,5%) e positiva al Sud e Isole (+0,8%).
Nei primi quattro mesi dell’anno, il fabbisogno nazionale è in debole flessione (-0,8%, dato che risente del confronto con un anno bisestile) rispetto al corrispondente periodo del 2024 (+0,1% il valore rettificato).
L’indice IMCEI elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette “energivore”, è in flessione del 2,9% rispetto ad aprile 2024 (-2,2% la variazione rettificata). In crescita i comparti cartaria, mezzi di trasporto, alimentare, cemento calce e gesso, ceramiche e vetrarie e meccanica; in flessione metalli non ferrosi, chimica e siderurgia. In termini congiunturali, il valore della richiesta elettrica destagionalizzato e corretto dall’effetto calendario risulta in aumento rispetto a marzo 2025 (+0,6%). Sostanzialmente stabile la variazione congiunturale dell’indice IMCEI di aprile (-0,1%) .
L’indice IMSER elaborato da Terna sui dati dei consumi elettrici mensili forniti da alcuni gestori di rete di distribuzione (E-Distribuzione, UNARETI, A-Reti, Edyna e Deval), e che viene presentato in differita di due mesi rispetto ai dati dei consumi elettrici e industriali, ha fatto registrare a febbraio 2025 una variazione negativa del 3,8% rispetto a febbraio 2024 quasi completamente imputabile al confronto con un anno bisestile.
Tornando al bilancio mensile di Terna, nel mese di aprile 2025 la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’85,5% dalla produzione nazionale e per la quota restante (14,5%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Il valore del saldo estero mensile è stato pari a 3,4 TWh, -1,5% rispetto al valore registrato ad aprile 2024.
In dettaglio, la produzione nazionale netta è risultata pari a 20 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno coperto il 48,2% della domanda elettrica (era il 51,2% ad aprile 2024). In aumento la fonte fotovoltaica (+19,4%) e geotermica (+0,5%). In crescita anche la fonte termica (+6,7%) per via di una diminuzione della fonte idrica (-28,5% rispetto ai valori record del 2024), ed eolica (-6,8%). Per quest’ultima si tratta del quarto mese consecutivo di flessione dovuta alla scarsa ventosità.
Ad aprile la nuova capacità rinnovabile è in aumento di 488 MW, -5% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Di questi, 90 MW per impianti collegati in Alta Tensione, 233 MW in Media Tensione e 165 MW in Bassa Tensione. Nei primi quattro mesi del 2025 la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata di 2.084 MW, in flessione rispetto allo stesso periodo del 2024 (-12%).
Al 30 aprile 2025 si registrano in Italia 14.317 MWh di capacità di accumulo (valore in aumento del 70% rispetto allo stesso mese del 2024), che corrispondono a 6.123 MW di potenza nominale, per circa 788.000 sistemi di accumulo.