(Teleborsa) – Wall Street si muove in ribasso in apertura di terzo trimestre, dopo che ieri S&P 500 e Nasdaq hanno toccato i massimi storici, mettendo a segno il miglior trimestre da oltre un anno a questa parte. Gli investitori monitorano i progressi nei negoziati commerciali, le controversie a Washington sulla legge fiscale del presidente Donald Trump e le dichiarazioni dei banchieri centrali al forum BCE in Portogallo (tra cui il presidente della Fed Jerome Powell).
Sul fronte dei dazi, Trump ha espresso frustrazione per i negoziati tra Stati Uniti e Giappone, mentre il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha avvertito che i Paesi potrebbero ricevere la notifica di tariffe nettamente più alte all’avvicinarsi della scadenza del 9 luglio, nonostante i negoziati in buona fede.
Occhi puntati sul titolo Tesla, dopo che il presidente Donald Trump ha suggerito, in un post su Truth Social, che il Dipartimento per l’Efficienza Governativa (DOGE) dovrebbe esaminare i sussidi governativi ricevuti dalle aziende del CEO Elon Musk. Questo è successo dopo che Musk ha criticato il “big, beautiful bill” di Trump, definendola una legge “completamente folle e distruttiva”. Parlando con i giornalisti, Trump ha anche dichiarato che avrebbe preso in considerazione l’espulsione di Musk: “Non lo so”, ha detto quando gli è stato chiesto se avrebbe espulso l’imprenditore sudafricano e cittadino statunitense, prima di aggiungere che “dovremo valutare la possibilità”.
Guardando ai principali indici, Wall Street riporta una variazione nulla sul Dow Jones, mentre, al contrario, cede alle vendite l’S&P-500, che retrocede a 6.189 punti (-0,26%). Poco sotto la parità il Nasdaq 100 (-0,42%); sulla stessa linea, sotto la parità l’S&P 100, che mostra un calo dello 0,28%.