(Teleborsa) – “L’Europa si trova attualmente ad affrontare una politica commerciale statunitense irregolare e conflittuale. Finora, la Commissione europea ha compiuto ogni sforzo per de-escalation della situazione. Allo stesso tempo, tuttavia, la Commissione è pronta a reagire. Credo che questo sia un approccio ragionevole“. Lo ha affermato Joachim Nagel, presidente della Bundesbank e quindi membro del consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE), ad un evento a Tallinn.
“In generale, l’Europa dovrebbe continuare a impegnarsi per un ordine commerciale internazionale basato su regole e perseguire accordi di libero scambio con paesi e regioni che condividono gli stessi ideali”, ha aggiunto.
Per quanto riguarda la geopolitica, “l’Europa deve assumersi una maggiore responsabilità per la propria difesa – ha sostenuto Nagel – In questo contesto, è fondamentale rafforzare il coordinamento europeo, anche con paesi terzi come Norvegia e Regno Unito, in materia di strategia militare, schieramento, rafforzamento del personale, approvvigionamento e capacità produttive. Questo coordinamento comporterà costi fiscali minimi e potrebbe persino far risparmiare denaro grazie a maggiori sinergie”.
Ricordando che l’iniziativa “Readiness 2030” della Commissione europea mira a creare spazio per una spesa nazionale aggiuntiva per la difesa nell’ambito del Patto di stabilità e crescita, Nagel ritiene “ragionevole tale margine di manovra aggiuntivo temporaneo per la spesa per la difesa. Ciò consentirà ai paesi europei di agire rapidamente e di adattarsi gradualmente a una spesa per la difesa costantemente più elevata”.
Tra le varie sfide per il Vecchio Continente, il presidente della Bundesbank ha citato anche il fatto che l’Europa “dovrebbe rafforzare la propria autonomia nel settore dei pagamenti“. Attualmente, “l’Europa rimane in gran parte dipendente da fornitori di servizi di pagamento extraeuropei. Manca ancora una soluzione di pagamento digitale che funzioni in tutta l’area dell’euro e che operi su infrastrutture europee – ha detto – L’introduzione di un euro digitale, sia nella variante al dettaglio che in quella all’ingrosso, potrebbe essere un pilastro per una vera autonomia nei pagamenti. Incoraggerei i legislatori a portare avanti il ??progetto dell’euro digitale in tal senso”.