(Teleborsa) – Seduta debole per Wall Street, dopo i cali generalizzati di ieri, quando i dazi sono tornati al centro dell’attenzione dopo la decisione del presidente statunitense Donald Trump di inviare lettere a 14 nazioni diverse per avvertirle di un imminente aumento dei dazi. Trump ha fissato una nuova scadenza per i dazi al 1° agosto per i paesi – inclusi importanti partner commerciali come Giappone e Corea del Sud – e ha avvertito queste nazioni di non attuare misure di ritorsione. L’annuncio estende una precedente proroga all’aumento dei dazi, la cui scadenza era prevista per il 9 luglio, e apparentemente aumenta la pressione su questi paesi affinché raggiungano rapidamente un accordo con la Casa Bianca, anche se l’impressione è che ancora una volta Trump abbia prolungato le scadenze dopo non aver ottenuto sostanzialmente nulla.
Inoltre, alla domanda se la scadenza del 1° agosto sia improrogabile, Trump ha risposto che è “ferma, ma non al 100%”. “Se ci chiamano e dicono che vorremmo fare qualcosa di diverso, saremo aperti”, ha dichiarato il presidente.
Niente da segnalare sul calendario macroeconomico, con l’attenzione rivolta alle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione in uscita giovedì. Sale l’attesa per il verbale della riunione di giugno della Fed, che sarà pubblicato mercoledì, il che offrirà agli investitori maggiore chiarezza su quando la banca centrale potrebbe riprendere il suo ciclo di allentamento monetario.
Inizia oggi il Prime Day di Amazon, con stime che prevedono un picco negli acquisti digitali durante l’evento di quattro giorni, più lungo del solito. Secondo una previsione di Adobe Analytics, la spesa online dei rivenditori statunitensi salirà a 23,8 miliardi di dollari durante il Prime Day.
Guardando ai principali indici, Wall Street, scambia con un calo dello 0,23% sul Dow Jones, mentre, al contrario, resta piatto l’S&P-500, con le quotazioni che si posizionano a 6.229 punti. Senza direzione il Nasdaq 100 (+0,13%); con analoga direzione, pressoché invariato l’S&P 100 (-0,04%).