(Teleborsa) – Chiusura contrastata per le Borse europee, con Piazza Affari che termina in ribasso penalizzata dal settore bancario, dalle utilities e dal tonfo di Iveco. Nel complesso, i mercati sembrano continuare a scommettere su un’evoluzione positiva degli accordi commerciali per scongiurare tariffe molto più penalizzanti a partire dal prossimo 1° agosto e nonostante le continue dichiarazioni del Presidente Trump su tale tema.
Sul fronte macroeconomico, in Germania l’inflazione di giugno è stata confermata in calo al 2%, mentre in Francia il deficit delle partite correnti è stato in calo a maggio. La produzione industriale in Italia è tornata a calare a maggio di -0,7% m/m, dopo l’incremento di 0,9% m/m messo a segno ad aprile. La flessione è più ampia delle attese di consenso fissate a -0,2% m/m. La variazione annua corretta per gli effetti di calendario è tornata in rosso a -0,9% (contro +0,4% a/a atteso), dopo il brevissimo passaggio in territorio marginalmente positivo (+0,1%) il mese precedente.
Per quanto riguarda la politica monetaria, i verbali della Fed pubblicati ieri sera hanno mostrato una spaccatura all’interno del FOMC sul percorso di riduzione dei tassi, con solo “un paio” di membri aperti a considerare una riduzione dell’intervallo obiettivo per il tasso di riferimento già nella prossima riunione di luglio. Stamattina, la Bank of Korea ha lasciato i tassi invariati al 2,5%.
Seduta in frazionale ribasso per l’Euro / Dollaro USA, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,30%. L’Oro è sostanzialmente stabile su 3.319,4 dollari l’oncia. Giornata da dimenticare per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 66,87 dollari per barile, con un ribasso del 2,21%.
Balza in alto lo spread, posizionandosi a +88 punti base, con un incremento di 3 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,48%.
Tra i mercati del Vecchio Continente piccola perdita per Francoforte, che scambia con un -0,38%, Londra avanza dell’1,23%, e Parigi avanza dello 0,30%.
Segno meno in chiusura per il listino milanese, in una sessione caratterizzata da ampie vendite, con il FTSE MIB che accusa una discesa dello 0,72%, troncando così la scia rialzista sostenuta da tre guadagni consecutivi, iniziata lunedì scorso; sulla stessa linea, si è mosso al ribasso il FTSE Italia All-Share, che ha perso lo 0,64%, chiudendo a 43.072 punti. In moderato rialzo il FTSE Italia Mid Cap (+0,39%); sulla stessa tendenza, leggermente positivo il FTSE Italia Star (+0,58%).
Tra i best performers di Milano, in evidenza STMicroelectronics (+4,34%), Stellantis (+3,43%), Campari (+3,18%) e Brunello Cucinelli (+1,91%).
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Iveco, che ha archiviato la seduta a -6,12%. Calo deciso per Banco BPM, che segna un -2,94%. Sotto pressione Unicredit, con un forte ribasso del 2,93%. Soffre Banca MPS, che evidenzia una perdita del 2,50%.
Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, LU-VE Group (+6,36%), NewPrinces (+5,80%), Philogen (+3,35%) e Technoprobe (+3,34%).
Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Caltagirone SpA, che ha terminato le contrattazioni a -2,80%. Preda dei venditori GVS, con un decremento del 2,76%. Si concentrano le vendite su Comer Industries, che soffre un calo del 2,13%. Vendite su TXT E-solutions, che registra un ribasso dell’1,96%.