(Teleborsa) – Il debito pubblico italiano è diminuito di 10 miliardi di euro a maggio 2025, attestandosi a 3.053,5 miliardi di euro. È quanto comunica la Banca d’Italia nella consueta pubblicazione “Finanza pubblica: fabbisogno e debito”.
Nei primi cinque mesi dell’anno le entrate tributarie, calcolate secondo il criterio di cassa, si sono attestate a 213,5 miliardi, con un aumento del 3,3%, pari a 6,8 miliardi, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il decremento riflette la diminuzione delle disponibilità liquide del Tesoro, che scendono a 46,2 miliardi calando di 23,2 miliardi, parzialmente compensata dal fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (12,1 miliardi) e dall’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (1,2 miliardi).
Con riferimento alla ripartizione per sotto-settori, la diminuzione del debito è imputabile a quello delle amministrazioni centrali (10 miliardi); il debito delle amministrazioni locali e quello degli enti di previdenza sono rimasti invariati.
La vita media residua è rimasta stabile a 7,9 anni. La quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia ha continuato a diminuire, collocandosi al 20,0 per cento (dal 20,2 del mese precedente).
Ad aprile (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) il controvalore dei titoli di Stato detenuto dagli investitori esteri è salito a 818,438 miliardi di euro dai 798,692 miliardi del mese precedente, mentre il controvalore dei titoli di Stato in mano al retail è cresciuto portandosi a 389,297 miliardi dai 387,253 di marzo.