(Teleborsa) – Acquisti diffusi sui listini azionari europei, con il FTSE MIB che mette a segno la stessa performance positiva del Vecchio Continente, dopo che ieri l’indice dei prezzi al consumo statunitense di luglio si è attestato vicino alle aspettative sia per quanto riguarda l’inflazione complessiva sia per quella core. Il modesto aumento dell’inflazione core è stato trainato principalmente dai servizi: questo sarebbe solitamente visto come un segnale di inflazione vischiosa, tuttavia il fatto che l’inflazione core dei beni e degli alimentari sia rimasta su livelli ancora modesti ha attenuato i timori dei mercati riguardo alla rapida trasmissione dei costi legati ai dazi. Tutto ciò supporta la tesi del taglio dei tassi da parte della Fed a settembre.
Rimane alta l’attenzione sugli sviluppi geopolitici. I leader europei e dell’Ucraina parleranno oggi in videoconferenza con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, prima del suo vertice con Vladimir Putin. Trump ospiterà Putin per dei colloqui in Alaska venerdì, che il presidente USA ha definito un incontro “esplorativo” nell’ambito degli sforzi per porre fine alla guerra russo-ucraina.
Intanto, Trump ha rinnovato le sue critiche al presidente della Federal Reserve Jerome Powell, sollecitando un taglio immediato dei tassi di interesse. Trump ha anche accennato alla possibilità di autorizzare una causa contro Powell, citando la cattiva gestione dei lavori di ristrutturazione degli edifici della banca centrale statunitense.
Sul fronte macroeconomico, stamattina è emerso che in Germania i prezzi all’ingrosso sono calati inaspettatamente a luglio su mese, mentre in Spagna l’inflazione di luglio è stata confermata in crescita al +2,7% su anno.
Sono arrivate diverse indicazioni dai conti di grandi multinazionali europee: Vestas ha segnalato che l’incertezza politica ha pesato sull’acquisizione ordini nel secondo trimestre; TUI ha rivisto al rialzo la guidance sull’EBIT dopo i primi 9 mesi in crescita; Brenntag ha registrato un secondo trimestre sotto le attese con un mercato difficile e l’impatto dei cambi; E.ON ha messo a segno un primo semestre in crescita e criticato la bozza di riforma delle autorità tedesche del settore; Renk ha segnalato un portafoglio ordini record di 5,9 miliardi di euro dopo un primo semestre in netta crescita.
Lieve aumento per l’Euro / Dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,37%. L’Oro prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,36%. Lieve calo del petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scende a 62,87 dollari per barile.
Lieve calo dello spread, che scende a +85 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,47%.
Nello scenario borsistico europeo si muove in territorio positivo Francoforte, mostrando un incremento dello 0,85%, incolore Londra, che non registra variazioni significative, rispetto alla seduta precedente, e piccolo passo in avanti per Parigi, che mostra un progresso dello 0,39%.
Lieve aumento per la Borsa Milanese, con il FTSE MIB che sale dello 0,45% a 42.124 punti; sulla stessa linea, piccolo scatto in avanti per il FTSE Italia All-Share, che arriva a 44.698 punti. In denaro il FTSE Italia Mid Cap (+0,9%); sulla stessa tendenza, leggermente positivo il FTSE Italia Star (+0,39%).
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, denaro su Leonardo, che registra un rialzo del 2,72%. Bilancio decisamente positivo per Banca Popolare di Sondrio, che vanta un progresso dell’1,79%. Buona performance per Unipol, che cresce dell’1,78%. Composta BPER, che cresce di un modesto +1,45%.
Le peggiori performance, invece, si registrano su Stellantis, che ottiene -1,61%. Tentenna Amplifon, che cede lo 0,56%. Sostanzialmente debole ENI, che registra una flessione dello 0,56%.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Fincantieri (+5,07%), Avio (+2,83%), NewPrinces (+2,49%) e OVS (+2,07%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su D’Amico, che prosegue le contrattazioni a -1,20%. Si muove sotto la parità Brembo, evidenziando un decremento dello 0,55%.