(Teleborsa) – Il Monetary Policy Committee della Reserve Bank of New Zealand ha abbassato il tasso ufficiale di 25 punti base al 3%, centrando le attese degli analisti e tornando a tagliare il costo del denaro dopo la pausa di luglio.
L’inflazione annua dell’indice dei prezzi al consumo si attesta attualmente intorno al limite superiore dell’intervallo obiettivo dell’1-3%. Tuttavia, con la capacità produttiva inutilizzata nell’economia e la diminuzione della pressione inflazionistica interna, si prevede che l’inflazione complessiva tornerà intorno al punto medio del 2% entro la metà del 2026.
La banca centrale spiega che la ripresa economica della Nuova Zelanda si è arrestata nel secondo trimestre di quest’anno. La spesa di famiglie e imprese è stata frenata dall’incertezza della politica economica globale, dal calo dell’occupazione, dall’aumento dei prezzi di alcuni beni essenziali e dal calo dei prezzi delle case.
“Ulteriori dati sulla velocità della ripresa economica della Nuova Zelanda influenzeranno il futuro andamento dei tassi – si legge nello statement post riunione – Se le pressioni inflazionistiche a medio termine continueranno ad attenuarsi come previsto, vi sarà margine per abbassare ulteriormente i tassi”.
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