(Teleborsa) – Secondo Intesa Sanpaolo nel 2026 le emissioni di titoli di Stato da parte dell’Italia ammonteranno a 380-390 miliardi di euro, più dei 348 miliardi attesi per il 2025. “In Italia, il prossimo anno l’obiettivo di fabbisogno approvato nel DEF è pari al 5,3% del PIL, ovvero circa 124 miliardi di euro. Date scadenze di titoli pari a 284 miliardi (ex BOT), le emissioni lorde dovrebbero collocarsi l’anno prossimo intorno a 380-390 miliardi di euro rispetto 348 miliardi attesi nel 2025″, ha sottolineato la strategist dell’istituto di credito, Chiara Manenti, che ha curato un report dedicato alle stime sulle emissioni dei Titoli di Stato dell’Eurozona.
“Se come da programmi, l’Italia incasserà le tranche finali di prestiti EU RRF (25 miliardi sull’intero anno), le emissioni nette scenderanno al di sotto di 100 miliardi di euro nel 2026″, ha aggiunto.
Il rapporto ha evidenziato che nei primi sete mesi dell’anno le emissioni lorde italiane “sono state pari a 247 miliardi al netto dei BOT, pari a 93 miliardi netti”, mentre “il fabbisogno è stato finora in linea con la previsione annuale di 130 miliardi di euro”.
“Da qui a fine anno – continua il report di Intesa Sanpaolo – l’Italia dovrebbe ricevere due tranche di fondi PNRR per circa 23 miliardi e le emissioni lorde dovrebbero essere pari a circa 100 miliardi lordi e 16 miliardi netti. Le emissioni nette di BOT saranno probabilmente negative negli ultimi mesi dell’anno”.
Per quel che riguarda invece l’intera Eurozona, l’offerta netta di titoli governativi scenderà dai 404 miliardi realizzati tra gennaio e luglio 2025 a 123 miliardi di euro tra agosto a dicembre.