(Teleborsa) – Nulla di fatto per le principali Borse del Vecchio Continente, che terminano gli scambi sulla parità. In contro trend Piazza Affari, protagonista di una sessione in rosso. Anche sul mercato statunitense si osserva un andamento in frazionale ribasso.
Borse europee caute in uno scenario ancora confuso che vede i titoli tecnologici deboli a causa dei timori sul boom dell’AI mentre sul fronte geopolitico si guarda con attenzione ai negoziati per la pace in Ucraina e alla decisione di Israele di approvare il piano di attacco a Gaza City. A Piazza Affari, rimbalza Leonardo dopo il tonfo di ieri. Realizzi invece sui titoli del lusso. Contrastato il settore bancario.
Negli Usa aumenta l’attesa per il simposio di Jackson Hole: venerdì nel suo intervento il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, dovrebbe aprire a un taglio dei tassi di interesse a settembre.
L’Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,165. Segno più per l’oro, che mostra un aumento dello 0,77%. Forte rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mette a segno un guadagno dell’1,73%.
Migliora lo spread (differenziale tra il rendimento del BTP e quello del Bund tedesco), scendendo a +84 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,52%.
Tra i mercati del Vecchio Continente piccola perdita per Francoforte, che scambia con un -0,6%, sostenuta Londra, con un discreto guadagno dell’1,08%, e senza spunti Parigi, che non evidenzia significative variazioni sui prezzi.
Sessione debole per il listino milanese, che termina con un calo dello 0,36% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, cede alle vendite il FTSE Italia All-Share, che chiude a 45.425 punti.
Sotto la parità il FTSE Italia Mid Cap, che mostra un calo dello 0,40%; sulla stessa linea, in ribasso il FTSE Italia Star (-0,82%).
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Fineco (+2,38%), Snam (+1,86%), Italgas (+1,33%) e Leonardo (+1,26%).
Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Prysmian, che ha chiuso a -4,27%.
Scivola Saipem, con un netto svantaggio del 2,85%.
In rosso Buzzi, che evidenzia un deciso ribasso del 2,10%.
Spicca la prestazione negativa di Stellantis, che scende dell’1,82%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap, IREN (+2,11%), SOL (+1,99%), ERG (+1,52%) e Acea (+1,41%).
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Alerion Clean Power, che ha archiviato la seduta a -5,85%.
Carel Industries scende del 3,08%.
Calo deciso per Danieli, che segna un -3,03%.
Sotto pressione Cembre, con un forte ribasso del 2,33%.