(Teleborsa) – L’oro si conferma in rally e tocca nuovi record storici, sfondando anche la soglia dei 3.700 dollari l’oncia, in scia al progressivo indebolimento del biglietto verde ed in vista della riunione del FOMC, che con una quasi assoluta certezza annuncerà un taglio dei tassi d’interesse USA di 25 punti base domani sera.
Il prezzo spot dell’oro oggi scambia attorno a 3.692 dollari l’oncia (+0,35%), ha toccato in mattinata un massimo storico di 3.698 dollari. I future sul Gold per consegna dicembre, invece, si sono spinti ben oltre i 3.700 dollari, attestandosi a 3.725,70 dollari (+0,2%), rispetto ad un massimo intraday di 3.737,42 USD, che corrisponde al livello più alto di tutti i tempi. La performance messa a segno dall’oro quest’anno è a dir poco impressionante, poiché il prezioso ha guadagnato da inizio anno il 41% e solo nell’ultimo mese è salito di oltre il 10%. Una performance simmetrica a quella del dollaro, che continua a deprezzarsi sui mercati valutari.
L’aumento delle quotazioni dell’oro è speculare all’andamento del dollaro, che continua a deprezzarsi sul mercato valutario, in risposta alle attese di un taglio dei tassi d’interesse USA, ventilato dal Presidente della Federal Reserve Jerome Powell sin dal simposio di Jackson Hole a fine agosto. Attese che si sono via via rafforzate con l’uscita di dati economici pessimi sul mercato del lavoro USA.
Il dollar index, indicatore che esprime la forza del dollari riaspetto ad un basket delle principali valute mondiali, scambia a 97,05 (-0,25%). Il mini dollaro ha spinto così l’euro a sfondare la soglia degli 1,18 dollari, con un picco toccato oggi a 1,1822 USD, alla vigilia dell’annuncio delle decisioni del FOMC, il cui meeting prende il via oggi. Un taglio è pressoché certo ormai, con i future Fedwatch quotati al CME che danno ad un taglio di 25 punti base una probabilità del 96%.
Alla luce della performance dell’oro, gli analisti di Commerzbank hanno alzato le previsioni di crescita del metallo prezioso, citando le previsioni di futuri tagli dei tassi di interesse della Federal Reserve “leggermente maggiori” rispetto a quanto attualmente scontato dai mercatied indicando un prezzi di 3.600 dollari l’oncia quest’anno e 3.800 dollari entro la fine del 2026. Si tratta di 200 dollari in più rispetto alle previsioni precedenti.
Commerzbank ritiene che la Fed effettuerà riduzioni dei tassi di 75 punti base (bps) nel resto dell’anno e ulteriori 125 punti nel 2026, leggermente al di sopra del livello indicato dai Fed Funds Futures.