(Teleborsa) – Nel settore assicurativo e finanziario italiano la trasformazione digitale corre più veloce delle competenze disponibili.
È questo il messaggio emerso oggi nel corso dell’evento “Le nuove competenze nell’ecosistema insurtech e fintech italiano: un nuovo paradigma da indirizzare”, promosso e organizzato da Italian Insurtech Association (IIA), Assofintech, Italian Proptech Network e I.C.E. SDA Bocconi nell’ambito di CTA – Call Tech Action, in partnership con SHARE e con il supporto di EY, InSalute Servizi, Toyota Insurance, Sara, Liferay, Sogesa, Humans.Tech e Prima.
L’iniziativa ha riunito i principali attori del panorama insurtech e fintech italiano – tra cui IVASS e ANIA – offrendo un confronto ad ampio raggio sulle sfide del settore.
È stata presentata la ricerca di EY, realizzata con il supporto di Liferay “Elementi trasformativi nel settore assicurativo: Tecnologie emergenti, ESG, nuove competenze”, che ha confermato come, a due anni dal report IIA del 2023, il settore assicurativo non abbia ancora colmato il divario nelle competenze digitali e tecnologiche. Il 70% delle compagnie continua, infatti, a segnalare difficoltà nell’acquisizione di skill strategiche, che rischiano di rallentare l’adozione di strumenti innovativi e processi di trasformazione. Un dato che accresce la consapevolezza e l’urgenza di attrezzarsi per la transizione digitale.
In questa prospettiva si colloca l’impegno di IIA, che punta a far salire l’insurtech, entro il 2030, tra i cinque settori più attrattivi per i talenti nell’innovazione. Attualmente, infatti, il settore occupa soltanto la 14ª posizione tra le professioni innovative scelte dai giovani.
Sul fronte educativo, l’Associazione propone l’introduzione di un’ora strutturale di educazione finanziaria e assicurativa nelle scuole superiori, così da dotare tutti gli studenti delle conoscenze di base per scelte economiche consapevoli.
Per i giovani e i talenti in formazione, l’associazione punta su un roadshow universitario esteso non solo alle facoltà economiche, ma anche a quelle scientifiche e umanistiche, per avvicinare competenze diverse al settore. A questo si affianca l’attivazione di stage e tirocini qualificati in compagnie, broker e startup.
Per i professionisti già attivi, IIA propone programmi di reskilling e formazione continua che includano moduli su intelligenza artificiale e competenze digitali avanzate, così da accompagnare la trasformazione in corso e non lasciare indietro le persone.
Infine, l’associazione sottolinea l’urgenza di produrre e diffondere a livello nazionale contenuti di qualità sull’educazione finanziaria e assicurativa, con il supporto delle istituzioni pubbliche, così da rafforzare l’attrattività del settore presso le nuove generazioni e rendere più competitivo l’intero ecosistema.