(Teleborsa) – Ottima seduta per l’azionario europeo, mentre il FTSE 100 rimane indietro e si assesta sulla parità. Il FTSE MIB, che ieri ha superato i picchi del 2007 ed è tornato ai livelli del 2001, oggi ha sfondato anche quota 45 mila punti. Prevale l’ottimismo sui mercati per una risoluzione imminente dello shutdown: la Camera dei Rappresentanti ha ripreso i lavori dopo una sospensione di 53 giorni per esaminare un disegno di legge di bilancio che potrebbe sbloccare la situazione.
L’attenzione rimane anche rivolta alle trimestrali. La banca olandese ABN AMRO ha segnalato un utile netto del terzo trimestre di 617 milioni di euro, battendo le aspettative del mercato, e ha firmato un accordo con Blackstone per l’acquisto di NIBC Bank per 960 milioni di euro. Il produttore di energia tedesco RWE ha registrato utili superiori alle attese nei primi nove mesi dell’anno. Il produttore di chip tedesco Infineon ha aumentato il suo obiettivo di vendita per il 2026 citando una domanda più forte per l’intelligenza artificiale. Bayer prevede maggiori oneri una tantum nel 2025 derivanti da accantonamenti per contenziosi legali.
In Italia, A2A ha aggiornato il piano al 2035, con investimenti per 23 miliardi di euro e una politica dei dividendi confermata. Nei primi 9 mesi ha registrato margini in calo la normalizzazione relativa all’idraulicità. Fincantieri ha segnalato una forte crescita di ricavi ed EBITDA nei 9 mesi, confermato la guidance e annunciato un Capital Markets Day nel primo trimestre 2026. De’ Longhi ha migliorato la guidance 2025 dopo un terzo trimestre record.
Sul fronte macroeconomico, l’inflazione tedesca è scesa di poco al 2,3% a ottobre, secondo i dati dell’ufficio federale di statistica che hanno confermato la lettura preliminare; la produzione industriale italiana ha messo a segno un marcato rimbalzo a settembre, decisamente sopra le attese (+2,8% su base mensile dopo il -2,7% di agosto, contro attese pari a +1,5%).
Oggi sono anche in programma interventi di diversi relatori della Fed, tra cui i membri del FOMC Williams e Waller, nonché il presidente della Fed di Atlanta Bostic. Ieri ADP ha pubblicato la sua nuova stima settimanale mobile a 4 settimane sulla crescita dell’occupazione, che mostra un calo di -11.000 unità: questa stima contrasta con la lettura mensile, più forte del previsto, di +42.000 unità pubblicata la scorsa settimana.
Nessuna variazione significativa per l’euro / dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,158. L’Oro prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,27%. Giornata negativa per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 60,36 dollari per barile, in calo dell’1,11%.
Sulla parità lo spread, che rimane a quota +81 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,40%.
Nello scenario borsistico europeo buona performance per Francoforte, che cresce dell’1,32%, senza slancio Londra, che negozia con un 0%, e sostenuta Parigi, con un discreto guadagno dell’1,31%.
Seduta positiva per il listino milanese, che mostra un guadagno dell’1,36% sul FTSE MIB, proseguendo la serie positiva iniziata lunedì scorso; sulla stessa linea, performance positiva per il FTSE Italia All-Share, che continua la giornata in aumento dell’1,34% rispetto alla chiusura precedente. Positivo il FTSE Italia Mid Cap (+0,8%); come pure, in denaro il FTSE Italia Star (+0,76%).
Tra i best performers di Milano, in evidenza Ferrari (+3,16%), Mediobanca (+3,06%), Banca MPS (+2,90%) e STMicroelectronics (+2,66%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su A2A, che continua la seduta con -6,79%. Seduta negativa per Hera, che mostra una perdita dell’1,51%. Si muove sotto la parità Inwit, evidenziando un decremento dello 0,96%. Contrazione moderata per Italgas, che soffre un calo dello 0,90%.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, De’ Longhi (+12,26%), Sanlorenzo (+4,88%), Ferragamo (+4,33%) e Alerion Clean Power (+3,22%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su Fincantieri, che prosegue le contrattazioni a -4,69%. Vendite a piene mani su Italmobiliare, che soffre un decremento del 4,52%. Sotto pressione Philogen, che accusa un calo del 2,07%. Scivola Zignago Vetro, con un netto svantaggio del 2,03%.
