(Teleborsa) – Migliora più delle attese l’attività della manifattura in Giappone a dicembre 2025. Il dato preliminare dell’indice PMI manifatturiero, pubblicato da S&P Global ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 49,7 punti, rispetto ai 48,7 di novembre e ai 49 attesi dal mercato. L’indicatore si mantiene comunque sotto la soglia critica dei 50 punti, denotando contrazione dell’attività.
La stima flash del PMI dei servizi indica un andamento positivo del settore terziario, con il relativo indice che si attesta a 52,5 punti dai 53,2 punti precedenti. Il PMI Composite si è attestato a 51,5 punti dai 52 del mese precedente.
“Il settore privato giapponese ha chiuso l’anno in modo positivo, con un’ulteriore espansione della produzione accompagnata da un nuovo aumento complessivo dei nuovi ordini. Inoltre, le aziende hanno aumentato il personale al ritmo più rapido in oltre un anno e mezzo, in risposta a una domanda più forte”, ha commentato Annabel Fiddes, Direttore Associato per l’Area Economica di S&P Global Market Intelligence.
“La crescita rimane tuttavia incentrata sul settore dei servizi, poiché la produzione e le vendite manifatturiere si sono ulteriormente indebolite – ha aggiunto – Detto questo, l’ultimo calo della domanda di beni è stato il più debole registrato negli ultimi 18 mesi, il che suggerisce che il settore potrebbe avviarsi verso condizioni più stabili. Tuttavia, le aziende erano meno fiduciose sulla crescita nel corso del 2026, con un calo di ottimismo in particolare tra i produttori. Anche i nuovi ordini dall’estero sono rimasti moderati, il che ha accresciuto le preoccupazioni delle aziende per i prossimi mesi. Le aziende hanno espresso preoccupazione anche per i costi, con l’ultima indagine che segnala il più rapido aumento dei prezzi dei fattori produttivi da aprile. Le aziende hanno reagito a queste forti pressioni sui costi aumentando i propri prezzi e a un ritmo sostenuto”.
