(Teleborsa) – L’Italia non è un paese per giovani, un claim divenuto talmente celebre e ripetuto da aver dato vita a film e programmi radiofonici. Ma è vero o è una sorta di leggenda metropolitana? Purtroppo è vero e, come sempre, a decretarlo sono le statistiche: L’Italia ha perso in venti anni oltre un quinto dei giovani, diventando ultima in Europa per la presenza di under 35; il lavoro dei giovani è sempre più instabile e discontinuo, anche nel settore pubblico; soltanto un elettore su 5 ha meno di 35 anni, e i giovani eletti alla Camera crollano sotto il 7%.
La fotografia risale allo scorso aprile, quando il Consiglio Nazionale dei Giovani e l’Agenzia Italiana per la Gioventù hanno presentato il nuovo rapporto “Giovani 2024: Bilancio di una Generazione“, sulla condizione giovanile in Italia. Un lavoro per tracciare un quadro dettagliato delle principali sfide e delle opportunità che i giovani italiani affrontano oggi, offrendo al contempo spunti concreti per politiche future. Dal rapporto è emerso chiaramente che l’Italia è alle prese con una sfida demografica di vasta portata, evidenziata da un calo significativo nella sua popolazione giovane. Negli ultimi due decenni, abbiamo assistito a una riduzione di quasi 3,5 milioni di giovani under 35, con un tasso di decremento di circa il 21%.
Fortunatamente resistono storie positive di under 30 che fanno strada, con perseveranza e abnegazione in un percorso lastricato dalle difficoltà sopra citate.
Tiziano Talarico è uno di questi. Un cognome noto, in questi giorni al centro delle cronache per la scelta di Giorgia Meloni di fare dono ai leader dell’ultimo G7, ospitato in Puglia a Borgo Egnazia, delle cravatte prodotte dall’azienda fondata dal padre Maurizio. Non è mai facile provenire da una famiglia in cui un genitore ha successo e notorietà nel suo campo, ma Tiziano è eccezione anche in questo; si è fatto le ossa in azienda, ha studiato, imparato e fatto esperienza per poi affrancarsi dal padre, prendendo e costruendosi una sua via professionale differente.
Oltre al ruolo di Amministratore unico in Talarico cravatte, in cui si interfaccia per il lato commerciale con i grandi clienti e gestisce i rapporti con i fornitori; Tiziano è anche Presidente nazionale G.I. Conflavoro dove cura le relazioni istituzionali per portare al centro del discorso politico e dei vari stakeholder proposte di legge per la tutela e l’aiuto delle PMI italiane. Conflavoro ultimamente ha prodotto un documento programmatico che consta di 8 punti inerenti proposte per migliorare il Paese: Fisco e Finanza, Turismo-Cultura e Spettacolo, Lavoro-Pensioni e Welfare, Ambiente e Agricoltura, Energia e Trasporti, Ict-Digitale- telecomunicazioni, Esteri-Sicurezza-Rapporti con UE, Diritti e Giustizia.
La storia di Tiziano è quindi un invito a non perdersi d’animo, né a nascondersi dietro numeri e trend negativi. Perché l’Italia forse non sarà un paese per giovani ma è un paese che ancora è in grado di regalare spazi e soddisfazioni premiando impegno e costanza. Anche di chi ha meno di 30 anni.